A inizio aprile è stata emanata un’ordinanza del Ministero della Salute con le “Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, subito dopo la fine dello stato di emergenza. Riguardano “stabilimenti balneari, spiagge attrezzate e spiagge libere e vanno integrate, con quelle relative alle e piscine per l’attività natatoria e ai servizi di ristorazione, ove presenti”.
Non ci saranno più le limitazioni imposte dal Green pass, non saranno necessarie le mascherine e sparisce il distanziamento, fermo restando il buon senso delle persone, dato che la pandemia non è del tutto terminata.
Nell’ordinanza non sono previste prescrizioni particolari per i gestori dei lidi, ma solo indicazioni. Si chiede di “privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione” e “favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione”. Preferibile anche “riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare code e assembramenti di persone”.
Inoltre c’è l’indicazione, che vale come regola generale (e non solo per le spiagge) di “favorire, per quanto possibile, l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde”.
Per le spiagge libere, sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni non devono più rispettare il metro di distanza a cui ci eravamo abituati. L’ordinanza ribadisce “l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione”.
Le nuove linee guida del Ministero danno il via libera anche a tutti gli sport in spiaggia e ai balli di gruppo, per cui non serve indossare mascherina. Al bar si potrà consumare anche in piedi senza alcun distanziamento.