“Un progetto politico che unisce molte realtà per offrire ai cittadini il jazz migliore che c’è nel mondo; dopo due anni c’è una riscossa della musica dal vivo, un mondo che non si è arreso e che torna più forte che mai”.
Così l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, ha presentato alla stampa Jazzer, ‘la cultura jazz in Emilia-Romagna‘, nato dall’unione di tre realtà come Bologna Jazz Festival, ‘Crossroads-Jazz e altro’, e Jazz Club Ferrara.
Se l’Emilia-Romagna è famosa per la sua Motor valley, è stato detto in conferenza stampa, altrettanto pertinente sarebbe parlare ‘Jazz Valley’, perché è stata la scuola del jazz in Italia e Bologna, oggi riconosciuta come città Unesco della musica, è stata una delle prime città ad avere una rassegna jazz di livello internazionale, una tradizione che dagli anni Cinquanta è arrivata ai giorni nostri. Con l’altro storico festival di Ravenna, la programmazione continuativa del Jazz Club Ferrara e l’estensione sul territorio che Crossroads ha raggiunto in oltre vent’anni di attività, si può affermare l’Emilia-Romagna è a pieno titolo la regione del jazz. Oltre al sostegno delle istituzioni, sarà Hera lo sponsor principale del nuovo progetto. (ANSA)