“L’intervento del Presidente del Consiglio è stato grave perché ha detto che tutto il governo è contro il Superbonus, e perché ha lasciato intendere che sono le imprese responsabili della lievitazione di tre volte i costi.
Difende a spada tratta le imprese edili il presidente di Cna Costruzioni Campania, Sabatino Nocerino, che già alcune settimane fa era intervenuto sulle criticità che le imprese edili trovano nelle procedure relative ai lavori fatti con il superbonus, come la cessione del credito a banche e Poste, parlando di almeno l’80% delle aziende campane a rischio default.
Oggi Nocerino, dopo il discorso del Presidente del Consiglio Draghi, chiede “alle forze politiche di chiarire cosa voglia dire il ‘Noi non siamo d’accordo’ detto dal premier”. “Non siamo noi i responsabili dell’aumento dei costi – spiega Nocerino – in quanto i costi derivano dall’applicazione di listini normati dallo stato, i cosiddetti Listini Pubblici; inoltre le parcelle sono applicate in base a tariffe nazionali normate dagli ordini. Dunque l’aumento dei prezzi è a carico delle imprese che li subiscono, dovendosi adeguare a massimali prestabiliti dallo stato. La filiera si è trovata a lavorare con una paurosa incertezza del realizzo data la ormai annosa questione crediti.
Ma va detto – aggiunge Nocerino – che il 110 ha anche fatto emergere un enorme base imponibile generando altresì un indotto che non si era mai visto dalla seconda guerra mondiale. Come categoria stigmatizziamo le dichiarazioni di Draghi, ma siamo sempre e comunque pronti a sederci per condividere un piano pluriennale delle agevolazioni edili con regole certe e durature e la possibilità di un mercato del credito con molti meno vincoli” conclude il presidente di Cna Costruzioni Campania. (ANSA).