La qualità agroalimentare certificata raggiunge anche i consumatori più giovani che sembrano apprezzare di più un panino se farcito con aceto balsamico, il formaggio Asiago Dop o la cipolla di Tropea Igp.
Per l’edizione My Selection di quest’anno sono state acquistate circa 580 tonnellate di prodotti certificati: 111 tonnellate di Asiago Dop, 42 di Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp 14 di Aceto Balsamico di Modena Igp 400 di Montasio Dop e 14 di purea di Mele Alto Adige Igp. Ogni anno McDonald’s acquista oltre 100 mila tonnellate di prodotti provenienti dalla penisola, con un investimento diretto di quasi 240 milioni di euro; una crescita che, rispetto al 2020, si traduce in +20% di investimenti nell’agroalimentare italiano.
“Confermiamo il nostro impegno e interesse nell’investire sull’agroalimentare Made in Italy, certi che qualità e italianità siano da un lato la chiave giusta per rispondere alle richieste dei nostri clienti, e dall’altro una via solida attraverso cui contribuire alla crescita della filiera” ha detto, in occasione della tavola rotonda con Qualivita, Origin Italia e Consorzi di tutela, Dario Baroni, Amministratore Delegato di McDonald’s Italia.
“Ritengo che le azioni di informazione e promozione, su cui il Mipaaf è da sempre impegnato per aumentare la conoscenza e sostenere il consumo dei prodotti Dop e Igp, siano strumenti indispensabili – sottolinea il ministro Patuanelli – per consentire al consumatore di compiere le proprie scelte di acquisto in maniera consapevole, tutelare i produttori agricoli e garantire ricadute positive sull’economia del territorio“.
Per Mauro Rosati, direttore Fondazione Qualivita, “My Selection rappresenta un modo molto efficace per apprezzare e diffondere le eccellenze italiane. E oggi i dati di questa esperienza sono la dimostrazione che l’idea di inserire prodotti Dop Igp nei menu McDonald’s, che 14 anni fa in molti considerarono follia, ha preso forza e nei giovani – evidenzia – c’è voglia di prodotti di qualità, garanzia di origine geografica e sostenibilità. La presenza qui del ministro Patuanelli sottolinea l’importanza di progetti come questo, che integrano la filiera agricola, la trasformazione e la distribuzione con i consumatori, attraverso un processo di comunicazione e valorizzazione del Made in Italy“.
“I Consorzi di tutela delle Dop Igo italiane – afferma infine Cesare Baldrighi, presidente OrigIn Italia – hanno un ruolo strategico nella formazione e operazioni come quella con McDonald’s servono ad avvicinare le persone alla conoscenza del nostro patrimonio di origine protetta che è l’espressione più autentica di un territorio. La collaborazione fra imprese di produzione e distribuzione è importante e funziona bene se sostenuta da attività di co-marketing, dove il Consorzio di Tutela ha un ruolo di controllo e di indirizzo nella comunicazione, con la possibilità di mettere a disposizione delle imprese il know-how relativo ai temi delle indicazioni geografiche“.
In Italia da 36 anni, McDonald’s conta oggi 640 ristoranti in tutto il Paese per un totale di 27.000 dipendenti che servono ogni giorno 1 milione di clienti. I ristoranti McDonald’s italiani sono gestiti per il 90% secondo la formula del franchising con 140 imprenditori locali che testimoniano il radicamento del marchio al territorio. Anche nella scelta dei fornitori McDonald’s viene privilegiato il made in Italy, con l’85% di fornitori che è rappresentato da aziende italiane o aziende che producono in Italia. Nel mondo, McDonald’s è presente in oltre 100 Paesi con più di 38.000 ristoranti. (ANSA)