Il decreto per Bagnoli è stato al centro del dibattito che si è tenuto presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano di Napoli. Decreto che, ricordiamo, prevede la nomina di un commissario di governo e di un soggetto attuatore per la riqualifica dell’intera area di Bagnoli. L’iniziativa è stata voluta dall’Associazione “Noi per Napoli”, per riunire i firmatari del documento, che fu reso pubblico lo scorso agosto, durante la visita del Premier, Matteo Renzi. Umberto Ranieri, esponente della politica italiana e tra i promotori dell’associazione, ha aperto il dibattito, chiarendo il motivo dell’incontro: «Ci siamo riuniti per discutere di Bagnoli, una questione che si trascina da troppo tempo. L’associazione “Noi per Napoli”, ha l’intento di contribuire a trovare soluzioni ai problemi di questa città. Vorremmo che ciascuno di voi, grazie anche alle vostre competenze, ci aiuti a completare questo lavoro».
A spiegare i punti concreti sui cui l’associazione vuole muoversi in futuro, in primis per proporre idee e soluzioni sul progetto Bagnoli, c’era Bruno Discepolo, ex presidente, del progetto urbanistico Sirena. Discepolo ha anche, voluto commentare le ultime reazioni del Sindaco, Luigi De Magistris, dopo la decisione del Governo. Spiegando, che in un momento particolare, come quello attuale, il Comune deve aprirsi al dialogo, superando quell’isolamento in cui, fino ad oggi, è stata Napoli: «Io credo – ha detto Discepolo- che, con questo decreto, il Governo abbia fatto una scelta tecnica. E’importante, però, che sia data al Comune e al suo Consiglio, la possibilità di potersi esprimere sulle decisioni, che saranno prese nella conferenza dei servizi, il Consiglio dei Ministri deve tener conto del ruolo del Comune in tutto questo. Noi vorremo che questo piano, diventi strumento urbanistico della città metropolitana, Bagnoli, vista la sua posizione strategica, dovrà divenire il polo della futura città metropolitana. Non si dovrà perdere di vista la chiarezza sui rapporti tra struttura pubblica e soggetti privati e, la questione delle risorse, inerente all’auto sostenibilità dell’intero progetto».
Parte dell’intellighenzia napoletana era presente a quest’appuntamento, per esporre le proprie idee riguardo la riqualifica del territorio di Bagnoli. Esponenti politici, professionisti, imprenditori e studiosi sono intervenuti durante il lungo dibattito che si è tenuto dopo la presentazione. Tra loro, Massimo Pica Ciamarra, importante architetto italiano, ha detto: «Noi dobbiamo collaborare affinché siano date delle proposte concrete, prima dell’inizio della conferenza di servizi, in modo che saranno trattate. Questo tipo di procedura partecipativa esiste in gran parte d’Europa. Dobbiamo trovare il modo di porre delle giuste domande prima che qualche società sottoponga progetti che non ci piacciono». Guido Donatone, Presidente “Italia Nostra”, Associazione per la salvaguardia e conservazione dell’ambiente, è intervenuto sulle dichiarazioni del Sindaco: «Non è il caso di drammatizzare come fa il Comune, è stato il Comune ad aver offerto il cavallo di Troia al Governo, con l’accordo del 14 agosto». Nicola Tremante, ex segretario provinciale PD, ha apprezzato il lavoro che il Governo ha svolto fino ad ora e ha criticato apertamente la posizione, assunta dal primo cittadino: «La Napoli che aspira al progresso deve salutare con apprezzamento quest’esperienza di democrazia, bisogna denunciare il tentativo di andare alla rissa, è impensabile tornare a parlare di “mani sulla città”. Con la maggioranza precaria che ha, oggi, la giunta comunale, non si può assolutamente pretendere un diritto di veto». Tra i tanti contrari, c’è stato anche un intervento a favore del Sindaco, quello di Carmine Attanasio, Consigliere Comunale dei Verdi: «Qui siamo di fronte a un vero esproprio da parte del Governo, l’espressione “le mani sulla città”, utilizzata dal Sindaco, è sintomo di un malessere, le regole si cambiano con la partecipazione. Io credo che ci sia ancora la possibilità di coinvolgere il Sindaco e il Consiglio Comunale, questo è un atto dovuto alla città e ai suoi cittadini». L’incontro organizzato dall’associazione “Noi per Napoli”, è stato un confronto aperto, che attraverso un dibattito ha voluto analizzare le differenti proposte risolutive alla questione Bagnoli. I promotori dell’evento hanno detto che appuntamenti come questo, si ripeteranno in futuro, per continuare ad avere dialoghi aperti, con l’obiettivo di trovare soluzioni ai problemi che attanagliano la città di Napoli.