“Bisogna rompere le scatole a questo bipolarismo ormai storpio, dove dei putiniani e degli anti putiniani stanno insieme, dove c’è un populismo variegato che non è mai scomparso.Bisogna avere un po’ di coraggio”. Clemente Mastella torna sul ring ed esordisce così alla convention di “Noi di Centro” dove parla di una Margherita 4.0 e dove si dice pronto a “rompere le scatole” perché “siamo allo schifo, al peggio del peggio”.
La convention a Città della Scienza, c’è anche un ricordo di De Mita. Sandra Lonardo: «Se siamo aperti a Forza Italia? Dialoghiamo con chiunque riconosca valore della nostra proposta»
“Il coraggio deve essere chiesto a Renzi che deve fare meno tattica e scegliere – spiega Mastella- .noi puntiamo sull’idea di questa Margherita 4.0 per andare avanti, dopo di che andiamo avanti nei nostri territori come la Campania, la Puglia anche a costo di presentare le liste da soli”.
“Romperemo le uova ma non è che siamo disinteressati alla frittata politica che è molto importante per noi”, spiega.
“Credo che sia troppo variegato e variato il mondo politico nulla può stare più insieme”, aggiunge Mastella che cita il suo prof di filosofia: “Diceva io non so se le cose andranno meglio o andranno diversamente, quello che è certo è devono andare diversamente”. “Siamo allo schifo, al peggio del peggio – dice ancora – spero che anche la tornata di giugno non recuperi questa dimensione di disfattismo politico per ragioni di clientele politiche che anche i M5S fanno”. Sul palco Costanzo Jannotti Pecci, leader degli industriali napoletani, ricorda l’amicizia di lungo corso che lo lega a Mastella e sottolinea come la crisi sia determinata dalla mancanza di confronto con i corpi intermedi. Il mondo dell’impresa e i lavoratori vanno coinvolti in un partenariato vero. Le scelte vanno adottate con la più ampia convergenza di tutti. «Il Pnrr dovrebbe colmare il gap fra Sud e Nord. Ma i problemi riguardano le infrastrutture, solo per fare un esempio – dice-. Dobbiamo focalizzare i problemi per aumentare il Pil e intervenire con lucidità. Altrimenti alle future generazioni lasceremo solo debiti. Per questo occorre concordare le scelte».