Passi in avanti per lo sviluppo dell’agricoltura sociale in Campania. La prima seduta post pausa agostana del Consiglio Regionale ha registrato l’approvazione, su iniziativa degli assessorati all’Agricoltura e Politiche sociali, del regolamento attuativo della legge regionale n. 5 del 30 marzo 2012 relativa alla disciplina delle fattorie e degli orti sociali. Ci sono voluti due anni perché la legge diventasse operativa, ma ora la Regione potrà finalmente procedere all’emissione dei bandi aprendo a futuri investimenti nel settore. “Sono soddisfatta che il regolamento sia stato approvato all’unanimità” – sottolinea la consigliera regionale del Partito Democratico Rosetta D’Amelio che da assessore alle Politiche Sociali nel 2007 volle introdurre la materia con una delibera di Giunta e successivamente, assieme ai colleghi Anna Petrone, Angela Cortese, Donato Pica, Umberto Del Basso De Caro, aveva presentato la proposta di legge.
Le Social Care Farms nascono in Olanda negli anni Novanta dove, grazie anche al supporto di politiche sociali attente, si moltiplicano in fretta. A differenza delle Onlus, hanno natura imprenditoriale: riproducono infatti un modello di economia sociale che coniuga il profitto aziendale con il benessere della società. La legge campana del 2012, che affonda le radici nella 11/2007, prende forma da esperienze già consolidate in altri territori puntando a promuovere un nuovo modello di sviluppo locale a forte carattere etico che vede impegnate le imprese agricole, gli operatori del terzo settore e le imprese sociali nella fornitura di servizi didattici e formativi a soggetti svantaggiati dal punto di vista psico-fisico o che vivono in condizioni di disagio sociale, come detenuti e tossicodipendenti durante il loro percorso di reinserimento sociale, ma anche anziani. Grazie alle osservazioni formulate dalla commissione Agricoltura rientrano nelle tipologie di attività interessate anche gli agriturismi e le fattorie didattiche. Il primo settore può così utilizzare le risorse dell’agricoltura e della zootecnia per svolgere un ruolo più ampio della sola produzione di cibo e di tutela del territorio. Accanto alle fattorie sociali, la legge regionale contempla anche gli orti sociali, cioè appezzamenti di terreno di proprietà o gestione pubblica affidati per la loro coltivazione e gestione a persone singole o associate con finalità sociali, ludico-ricreative, educative e ambientali.
Con il regolamento approvato ieri si disciplina il registro regionale delle fattorie e degli orti sociali della Campania stabilendo requisiti e modalità di iscrizione. Inoltre contempla l’istituzione di un osservatorio sull’agricoltura sociale in Campania e l’adozione di un logotipo regionale che identifichi e valorizzi le produzioni agricole e sociali.