La diffusione della televisione ha gradualmente trasformato le abitudini quotidiane dei suoi utenti.Il suo utilizzo cambia ritmi e abitudini,spesso viene additata come responsabile ed origine dei mali sociali che affliggono la nostra società.Informare e persuadere sembrano i suoi mandati.Non si può negare che la tv possa favorire la crescita e l’educazione,informare e persino formare attraverso programmi di qualità.Ma la Tv può persuadere,spingere cioè le persone a compiere gesti,azioni,fargli acquisire le convinzione del giusto,del bello del profitto.
La televisione può essere utilizzata bene o male e può diventare oggetto da cui dipendere,quando in essa si cercano soddisfazioni ai propri bisogni o quando,in una società come quella attuale,questa diventa una finestra sulle innumerevoli crisi delle Istituzioni che hanno finito per delegare a questo mezzo di comunicazione compiti che non dovrebbe svolgere e per i quali la televisione non è stata progettata.
La tv come agente di socializzazione e come strumento di potere per manipolare la pubblica opinione.Incominciamo tutti ad educarci a toni meno eccitati e verità meno apodittiche. Il potere della TV e la TV del potere! Se non possiamo fare a meno della tv,anche durante la campagna elettorale,almeno che questo strumento abbia un senso, sia plurale,non segua l’Auditel o i direttori “mandarini” dei PARTITI. L’OBIETTIVITà è IL COLORE DEL BUIO!
Mi interessa di più il grado di maturità, di serenità e di discernimento dell’utenza televisiva,oltre che il potere del telecomando.
—