L’aumento dei prezzi coinvolge gli italiani. La spesa è diventata insostenibile a causa dei rincari energetici dovuto alla guerra in Ucraina.
Un’ indagine di Coldiretti ha riportato che il 18% della popolazione italiana ha ridotto o dimezzato gli acquisti.
Dichiara Coldiretti: “Gli italiani vanno a caccia dei prezzi più bassi. Accanto alla formula tradizionale del 3ž2 e ai punti a premio si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa“.
Molte persone non riescono a comprare beni di prima necessità e diverse sono state le richieste di pacchi alimentari alle mense o chiese.
“Non c’è tempo da perdere e non possiamo aspettare le elezioni e il nuovo Governo ma bisogna intervenire subito“, afferma Ettore Prandini, presidente Coldiretti.
La situazione è critica e rischia di peggiorare ulteriormente. L’aumento dei prezzi ricade su tutti i settori economici provocando danni eccessivi.
Si legge dal sito web Coldiretti: “Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura – conclude la Coldiretti – si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio”.