(ANSA) – “Il turismo rappresenta una voce importante del Pil nazionale, vale oltre il 6% nei suoi prodotti caratteristici, e sale sopra il 9% considerando l’indotto.
Nonostante la pandemia, il conflitto al centro dell’Europa tra Ucraina e Russia, il ‘caro energia’ si registrano risultati piuttosto positivi: prenotazioni, arrivi aeroportuali e occupazione di stanze trovano un immediato riscontro nei dati della fatturazione elettronica che, nel primo semestre dell’anno, per i servizi di alloggio e ristorazione, fanno registrare un incremento dell’imponibile Iva del 66% rispetto allo stesso periodo 2021″. Lo ha detto Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, nel forum “Sostenibilità e Innovazione per il rilancio del turismo”. “Anche nel turismo le imprese devono spingersi verso la sostenibilità. Il Pnrr ha tra i suoi i pilastri portanti la transizione ecologica e il rispetto di determinati canoni – ha sostenuto Marilena Nasti, consigliere, con delega al Turismo, dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli – gli imprenditori sono chiamati ad accettare la sfida anche perché tanti investitori stranieri stanno puntando sull’Italia guardando proprio queste caratteristiche. Gli stessi turisti devono avere un atteggiamento volto alla sostenibilità, ma oggi il tema riguarda soprattutto le imprese, che devono riconvertirsi adottando un modello virtuoso di comportamento”. L’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci ha sottolineato che l’ente “sta intervenendo con una serie di misure per il rilancio del turismo. Recentemente è stato siglato un accordo con l’Abi (Associazione bancaria italiana) per aiutare le imprese nell’accesso al credito. Prossimamente verranno costituiti una serie di tavoli tecnici operativi a cui parteciperanno anche i professionisti”. Secondo Antonio Coviello (ricercatore del Cnr-Iriss e co-autore del XXIV Rapporto sul Turismo Italiano), “nell’ultima pubblicazione si evidenzia una ripresa del turismo dopo la pandemia, valutata in circa 75 miliardi di euro, ovvero il 4 per cento del PIL nazionale, rispetto però al 7% che era registrato fino al periodo pre-pandemia. Ci sono ancora tre punti percentuali da recuperare, ma l’Italia e la Campania hanno grandi potenzialità”. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Maria Cristina Gagliardi (consigliere delegata dell’Odcec Napoli), Vincenzo Moretta (presidente della Fondazione Odcec Napoli), Liliana Speranza (presidente della Commissione Turismo dell’Odcec Napoli), Massimiliano Barone (coordinatore scientifico della commissione Turismo Odcec di Napoli), Gianna Mazzarella (presidente della Sezione Turismo dell’Unione Industriali Napoli), Salvatore Naldi (presidente Federalberghi di Napoli), Valentina della Corte (professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese, coordinatore del corso di laurea in Hospitality Management), Raffaele Sibilio (professore associato di Sociologia nell’Università Federico II), Diego Puricelli Guerra (Comitato scientifico commissione turismo e dirigente scolastico Isis Bernini de Sanctis – indirizzo turistico).