Il Garante Ciambriello: “Sono adolescenti a metà. Non c’è giustizia per loro se la pena è la stessa degli adulti!”
Oggi il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello insieme al suo staff ha visitato il carcere minorile di Nisida dove attualmente si contano 48 giovani ristretti. “L’atteggiamento della pubblica opinione verso il disagio minorile è cambiato radicalmente in particolare per i minorenni che approdano alla violazione delle leggi e al crimine. Ma è mutata anche la considerazione dei giovani verso i reati che hanno commesso. Sono adolescenti a metà con la morte nel cuore e una precarietà ai vari livelli: precarietà economica, assenza di cultura e precarietà affettiva”. Così il Garante Samuele Ciambriello ha esordito all’uscita del carcere. Nel momento del pranzo, a base di pesce, gentilmente offerto dal Garante, è emerso il lato più fragile dei ragazzi. Il Garante dei detenuti e il suo staff durante la visita e il pranzo è stato accompagnato dal direttore dell’IPM Gianluca Guida, dallo staff educatori e dalla comandante del carcere. Lo scopo di questa giornata è stato quello di porre al centro dell’attenzione non il reato bensì il minorenne, che è nello stesso tempo autore e vittima del reato, in quanto soggetto che sconta un’insufficiente, deviato o interrotto processo di socializzazione.