Le proteste in Iran si accentuano sempre più. Negli ultimi giorni diversi arresti per le manifestazioni in piazza.
Molte persone hanno affermato di aver subito violenze e abusi, alcune donne addirittura minacciate di stupro.
Le vittime hanno ammesso di essere stati molestati dagli agenti durante e dopo gli arresti.
Le tremende storie sono però impossibili da verificare. Proprio Iran International ha dichiarato “la paura delle vittime di rivelare informazioni personali e di ritorsioni contro di loro e le loro famiglie”.
Secondo alcuni racconti, diversi agenti di Teheran avrebbero molestato molti manifestanti. “C’erano due agenti donne e due uomini nel furgone. L’uomo ci ha perquisito nel modo più disgustoso“, si evince dal racconto di una donna arrestata.
Minacce, abusi, violenze e molestie, questo ciò che hanno affermato alcune persone durante gli scontri. Una donna sarebbe stata arrestata, violentata e picchiata furiosamente per poi finire in ospedale con gravi ferite.
Una situazione che degenera giorno dopo giorno in Iran. Proprio il 25 dicembre una bimba di soli 12 anni è stata uccisa in auto mentre si trovava con la famiglia.
Dall’inizio delle manifestazioni più di 500 persone sono morte, tra protestanti e non. Circa 69 i bambini uccisi, anche se i dati che provengono dal paese sono molto più bassi.
Molti genitori sono stati costretti dal regime a denunciare la morte dei figli per incidenti stradali. Intanto le persone continuano a battersi per i propri diritti e la propria libertà mentre il mondo si gira dall’altra parte.