«Due anni fa, quando abbiamo lanciato la campagna in difesa dell’Artico, abbiamo promesso che avremmo portato il movimento “Save The Artic” all’attenzione dei leader mondiale. Promessa mantenuta!» È il commento entusiasta di Greenpeace, dopo che una delegazione è riuscita ad incontrare il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon per consegnargli le firme raccolte per “Salvare l’Artico”.
«Ricevo queste firme – ha detto Ban Ki-moon agli attivisti – come un impegno comune verso il nostro futuro, per proteggere il nostro ambiente, non solo nell’Artico, ma in tutto il mondo. Il problema non può passare sotto silenzio, dobbiamo agire ora».
«Questo è un passo decisivo per il riconoscimento internazionale del problema artico – hanno continuato i volontari di Greenpeace – per troppo tempo la comunità mondiale ha lasciato che le compagnie petrolifere contribuissero alla distruzione di questo ecosistema e ai cambiamenti climatici dell’intero Pianeta. Molte nazioni stanno già soffrendo a causa dello scioglimento dei ghiacci artici. Quello che succede nell’Artico, non resta nell’Artico! Oggi si tiene a New York il Summit sul Clima, promosso dallo stesso Ban Ki-moon: per gli oltre 140 capi di stato del mondo che vi partecipano, l’Artico rappresenta una prova determinante del loro impegno per proteggere il clima».
Intanto la petizione va avanti, si può ancora firmare per raggiungere l’obiettivo delle 10 milioni di firme. «Negli ultimi 30 anni – si legge sul sito – abbiamo perso tre quarti della calotta di ghiaccio che galleggia in cima al mondo. Per oltre 800 mila anni, il ghiaccio è stata una caratteristica costante del Mar Glaciale Artico. Si sta sciogliendo a causa del nostro uso di energia sporca da fonti fossili, e in un prossimo futuro potrebbe essere privo di ghiaccio per la prima volta da quando gli esseri umani sono sulla Terra. Questo sarebbe devastante non solo per le persone, gli orsi polari, i narvali, i trichechi e altre specie che vi abitano – ma per tutti noi. Il ghiaccio in cima al mondo riflette nello spazio molto del calore del sole, contribuendo così a raffreddare il nostro pianeta, stabilizzando il clima da cui dipendiamo per le coltivare il nostro cibo. Proteggere il ghiaccio significa proteggere tutti noi».
Insomma, la campagna per la raccolta firme continua. Chiunque può dare il proprio contributo dedicando un minuto non solo all’Artico ma al mondo intero. Firma anche tu.