Il Garante Regionale Campano delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello, nell’esercizio delle sue funzioni, si è recato in visita alla Casa di Reclusione “F. Saporito” di Aversa. La struttura ospita circa 200 detenuti, di cui 20 stranieri e 60 internati con patologie psichiche gravi, tutti sorvegliati da 133 agenti penitenziari. L’intero carcere è grande quasi quanto un padiglione di quello di Poggioreale ed è diviso in due sezioni, una delle quali ospita 23 detenuti tra internati e pazienti normali.
Samuele Ciambriello all’uscita ha dichiarato:
“Ritengo che siano da incrementare in tutti gli Istituti le attività di laboratorio e le attività culturali, ricreative, nonché i percorsi didattici formativi con finalità di risocializzazione dei detenuti, anche e soprattutto per evitare che i detenuti trascorrano l’intera giornata del periodo detentivo all’insegna della noia, della passività, del non far nulla. Le Case Lavoro messe su dal Ministro Rocco nel 1930 vanno superate perché non sono né casa e né offrono lavoro. Sono detenuti come tutti gli altri, perché non è praticata la custodia attenuata. “
Ciambriello ha sottolineato infine come, nonostante ci siano molti detenuti con condizioni psicologiche controverse, le figure di supporto scarseggino.
“Molti sono affetti da una sofferenza psichica grave. Per questi detenuti, così come per tutti gli altri dell’intero carcere, vi è un unico psichiatra, presente con cadenza quindicinale. Si devono assolutamente aumentare le figure professionali di riferimento di pedagogisti, di assistenti sociali, di psicologi e di psichiatri ed assicurare una presenza di questi professionisti in modo più costante.” Ha cosi concluso il Garante Ciambriello.
A cura di Claudio Bencivenga