All’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, presso Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14, giovedì 11 maggio alle 16.30, si terrà la presentazione di due libri di storie singolari attraverso interviste incrociate con i due autori, Oscar Farinetti e Fabrizio Valente.
Oscar Farinetti e Fabrizio Valente si conoscono e si stimano da tempo. Avendo scritto entrambi, recentemente e in parallelo, un libro di storie singolari, hanno deciso di presentarli insieme intervistandosi reciprocamente e coinvolgendo il pubblico nella splendida cornice del Palazzo Serra di Cassano a Napoli, sede dell’istituto Filosofico.
Il libro di Oscar Farinetti ‘E’ nata prima la gallina… forse. 52 storie sull’ottimismo e il suo contrario, sulla gente, il cibo, il vino, la vita e l’amore’, ed. Slow Food, è un augurio, un suggerimento, un elogio all’ottimismo.
Oscar Farinetti raccoglie 52 storie scritte lungo un intero anno, una alla settimana, in pagine che raccontano personaggi famosi presentati a un momento cruciale del loro percorso: una crisi, che poi vuol dire semplicemente scelta. Sono persone in grado di prendere una decisione, ma anche di conservare uno spazio per il dubbio affinché, se si dovesse sbagliare, si possa tornare indietro di gran lena per intraprendere la via scartata in precedenza. Ecco quindi imbattersi in Leonardo che, di fronte agli incompiuti, ci ricorda l’importanza di provarci più che del farcela, ma anche il Manzoni in piena crisi durante la stesura (o meglio, le stesure) dei Promessi sposi. Ai grandi personaggi si mescolano figure quotidiane coi contadini della Langa fenogliana, postini e galline parlanti che suggeriscono come l’ottimismo possa essere una scelta di vita per tutti, in ricchezza e in povertà. Una scelta, verrebbe da dire, di felicità. Una forza d’animo, quella degli ottimisti, che permette di prendere una decisione e di misurarsi con il tempo in modo sano. Da qui il titolo risolutivo di un dilemma per eccellenza, che non trascura però la possibilità di ricredersi (…forse). Proprio come farebbe un ottimista o un’ottimista.
‘Racconti in giro’ di Fabrizio Valente (ed. Aliberti) è un progetto di scrittura collettiva nato rielaborando il metodo del Cadavre exquis dei surrealisti. I 14 micro-racconti sono stati scritti ‘al buio’ da gruppi di 7-8 persone, in cui ciascuna conosceva solo il titolo e le ultime tre righe scritte dall’autore precedente. 90 persone hanno partecipato e i racconti hanno ‘viaggiato’ in 4 continenti, fra le oltre 30 città e paesi dei co-autori.
Racconti brevissimi, lampi che alternano poesia e horror, musica e viaggi. I risultati sono sorprendenti anche alla luce del fatto che Valente ha fatto cimentare con la scrittura, in totale libertà, persone di generazioni molto diverse, dai 10 ai 90 anni. L’editing finale, a cura di Antonella Lamberti, è stato ‘leggero’ per lasciare alla narrazione il gusto surreale tipico del metodo. Il libro è impreziosito da un progetto grafico di Milvia Vincenzini, che visualizza in modo raffinato il percorso dei racconti fra le città degli autori, con le mappe che poeticamente si sovrappongono ai loro visi, come nella copertina (pagina seguente). Gli autori hanno anche selezionato una canzone da associare a ciascun racconto e i codici QR nel libro consentono di scaricarsi la playlist dei 14 brani da Spotify e YouTube.
Una nota allegata illustra il metodo nel dettaglio, per stimolare lettrici e lettori a realizzare nuovi progetti simili, e include anche una serie di ‘Racconti sospesi’, come i caffè inventati nei bar napoletani. Una dozzina di titoli e di incipit pronti a essere usati dai lettori.
“Quest’idea di Fabrizio, per nulla bislacca (forse meglio dire magicamente bislacca), di scrittura collettiva è una genialata, una figata spaziale, 14 racconti strepitosi. Fabrizio ha realizzato il ‘Connecting Minds, Creating the Future’ che è lo slogan dell’EXPO di Dubai.” Oscar Farinetti, autore della prefazione del libro.
Oscar Farinetti, di Alba, terra di eccellenze piemontesi, è imprenditore di successo, fondatore di Eataly e prolifico scrittore.
Fabrizio Valente, di Napoli e felicemente approdato da trent’anni a Brescia, è un consulente aziendale che si diletta anche in progetti creativi.
Entrambi sono padri felici di tre figli.