Oggi si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Il tentativo è quello di sensibilizzare le persone affinchè si limiti, e sparisca del tutto, l’odio e la discriminazione verso la diversità.
Questa ricorrenza nasce da Louis- Georges Tin, che si occupava del Dictionnaire de l’homophobie. Il 17 maggio del 2004 si decise di celebrare questo giorno per la prima volta, dopo 14 anni dalla rimozione dell’omosessualità dalle liste dell’OMS delle malattie mentali.
Un enorme traguardo per la comunità LGBTQ+ ed il mondo intero.
Nel corso degli anni venne aggiunta anche la bifobia e transfobia proprio per cercare di estirpare la discriminazione in tutti i campi.
“Omofobia, bifobia e transfobia costituiscono un’insopportabile piaga sociale ancora presente e causa di inaccettabili discriminazioni e violenze, in alcune aree del mondo persino legittimate da norme che calpestano i diritti della persona”. Così ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in onore di tale ricorrenza.
“Contro le manifestazioni di intolleranza, dettate dal misconoscimento del valore di ogni persona deve venire una risposta di condanna unanime. È compito delle istituzioni elaborare efficaci strategie di prevenzione che educhino al rispetto della diversità e dell’altro, all’inclusione. Gli abusi, le violenze, l’intolleranza, calpestano la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea e la nostra Costituzione che proprio nell’articolo 3 riconosce pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di tutti i cittadini, garantendo il pieno sviluppo della persona umana”. Conclude Mattarella.
Questa giornata ci ricorda la sofferenza in cui vivono le persone per il solo motivo di essere “diverse”. Discriminazione, emarginazione ed intolleranza ai danni di un altro essere umano devono cessare. Sensibilizzare alla diversità resta l’obiettivo da perseguire per le vecchie e nuove generazioni.
