Atatürk Olympic Stadium di Istanbul, 10 giugno. Manchester City e Inter cercano la gloria in una notte magica, la finale di Champions League.
Gli uomini di Guardiola per la prima vittoria della massima competizione europea e il triplete, gli uomini di Inzaghi per rivivere emozioni simili a quelle del 2010, quando furono loro a compiere quest’impresa.
In molti si aspettavano una partita dominata dai citizens o in cui la facessero da padroni, ma i pronostici della vigilia sono stati smentiti.
Nonostante il primo tempo in apprensione infatti i nerazzurri hanno ribaltato il pronostico di “vittima sacrificale” nella seconda parte del match: un’occasione per Lautaro, due per Dimarco fermato prima dalla traversa e poi dal compagno Lukaku, una proprio Lukaku con un colpo di testa da buona posizione e un’altra allo scadere con Gosens.
Tuttavia ciò non è bastato alla squadra di Milano per trionfare ad Istanbul: un Manchester City cinico e spietato esce vincitore grazie al gol di Rodri con un destro piazzato all’angolino, nonostante il portiere dell’Inter Onana sia stato poco impegnato se non due occasioni, su Haaland e Foden.
Pep Guardiola, coach della squadra inglese, diventa inoltre il primo allenatore della storia a conquistare il triplete con due squadre diverse.
A cura di Claudio Bencivenga