Si è svolto un’evento che ha avuto inizio con la scoperta della lapide con scritto, “Città di Portici, Piazza Carlo di Borbone 2023”, presentata dal Sindaco di Portici Vincenzo Cuomo, alla presenza della Famiglia Reale di Borbone delle due Sicilie.
Dopo una breve ma intensa visita , si è giunti alla Cappella Reale, inizialmente Teatro di Corte nel 1749 per volere del Re, e dopo aver visitato le sale di corte, si è tenuta una piccola conferenza di presentazione alla Sala Cinese. Presenti oltre al sindaco di Portici ed al Principe Carlo di Borbone Duca di Castro, anche La Marchesa Donna Federica de Gregorio Cattaneo del Principi di Sant’Elia, inoltre, delegata del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio di Napoli e della Campania, il Rettore dell’Università della Federico II, Matteo Lorito, il direttore del dipartimento di Agraria, Professor Danilo Ercolini, come numerosi cavalieri e menbri della stessa delegazione dell’Ordine, come l’Avv. Diomede Gersone ed il Dott. Angelo Giovanni Marciano, e tanti altri personaggi istituzionali e un folto pubblico accorso per la particolare cerimonia.
Presenti numerose associazioni, tra questi il Movimento Neoborbonico e l’associazione Portici Borbonica, rappresentata dall’Onorevole Alessandro Caramiello. S.A.R. il Principe Carlo di Borbone, nel suo intervento, dove non sono mancati gli applausi della platea: «È veramente un grande piacere essere qui a Portici, una città molto legata alla mia famiglia. Sono stato qui da bambino e sono sempre rimasto meravigliato per un luogo incantevole come questa Reggia, tenuta realmente bene e che si cerca sempre di più di valorizzare. Il mio antenato, il Re Carlo di Borbone, ha lasciato veramente tantissime ricchezze da Caserta a Napoli, all’intero Sud. Un ringraziamento alle istituzioni ed a tutti i presenti».
Resta la grande gioia tra i porticesi e tra coloro che da tempo sostengono altre verità storiche non raccontate sui libri di storia. Ormai sempre di più viene divulgata e difesa un’altra storia che racconta di un Re Illuminato e della sua dinastia che ha governato le terre dell’ormai Sud Italia, per quasi 150 anni. Al termine della cerimonia si è tenuto un piccolo rinfresco, con “protagonista” la torta che riportava lo Stemma del Comune di Portici, con quello delle due Sicilie.
A cura di: Raffaele Fattopace