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Stamattina la conferenza riguardante le modifiche al Codice penale in ambito della tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori. Ciambriello: “Bisogna restituire la normalità ai bambini delle madri detenute”

Si è tenuta stamattina, nel Consiglio Regionale della Campania, la conferenza stampa riguardante le modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e alla legge 21 aprile 2011 n.62, presenziata dal Presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero e dal Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello.

Lo scopo della proposta di legge era di garantire un’accoglienza ai bambini le cui madri sono destinate al carcere.

Ad aprire la conferenza è stato il Garante campano dei detenuti Ciambriello: “Una legge di civiltà. Il Consiglio regionale stimola il Parlamento a mettere in campo un’attenzione. In Italia c’è un giustizialismo: per qualsiasi reato, anche i minori, subito si pensa al carcere come soluzione. Voglio dire subito che sarebbe anticostituzionale dire che una madre che delinque ha per legge un’impunità precostituita. Bisogna sforzarsi però di trovare un’alternativa al carcere, lavorando caso per caso sulle donne con i bambini. Nella scorsa legislatura il Parlamento votò a favore di questa legge, bloccata poi col nuovo Senato. Questi bambini costretti a vivere il carcere sviluppano disturbi delle capacità motorie e dell’apprendimento, disagi psichici, turbati dall’ambiente in cui vengono catapultati.

A volte i bambini vengono coinvolti in altre attività, ma il contesto è solo scolastico. Non vivono la loro normalità di bambini. I diritti generano diritti, mai più bambini in carcere”.

A chiudere la conferenza è stato il Presidente del Consiglio Regionale Campano Gennaro Oliviero, che ha definito la situazione “una vicenda assurda”, sottolineando il dovere delle istituzioni di svolgere le loro funzioni, garantendo i diritti dei cittadini.

 

 

Di Claudio Bencivenga

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