Approfondimenti Officina delle idee

PRONTI PER VIVERE SENZA SMARTPHONE? ALLORA BENVENUTI NEL LUDDITE CLUB

Connettersi con gli amici, conoscere realtà lontane, condividere il proprio stato d’animo e magari trovare un supporto, sono certamente dei lati positivi che l’uso dei social può avere.
Gli effetti collaterali, però, sono di più e più invadenti. Stare un’ora a guardare la tv o a leggere ha un impatto sulla psiche degli adolescenti molto diverso rispetto a un’ora trascorsa a scorrere le bacheche o a guardare video sui social.
I ragazzi tra i 14 e 15 anni e le ragazze tra gli 11 e i 13 anni che fanno un uso eccessivo dei social sentono una forte insoddisfazione della propria vita e questa può durare negli anni. Il confronto continuo con gli altri falsato dal virtuale provoca l’ansia di non essere mai all’altezza e di ricercare il consenso attraverso un like.
È un meccanismo subdolo che crea dipendenza e, come tutte le dipendenze, genera comportamenti malsani.

Ne sa qualcosa Logan Lane, studentessa newyorkese di 17 anni, che ha fondato il Luddite Club.
Stiamo parlando di un modo di connettersi con gli altri paradossalmente “rivoluzionario”: vedersi e interagire di persona.
Quando Logan ha perso il cellulare, è iniziata la sua disintossicazione dalla tecnologia ma poi è arrivata la pandemia e il rapporto coi social è diventato più morboso, dato che la vita di tutti si svolgeva quasi interamente on line.
A un certo punto si è accorta che non c’era più un confine definito tra quello che faceva perché le andava e ciò che faceva solo per poterlo poi condividere sui social. Dunque ha deciso di buttare via definitivamente lo smartphone e riprendersi la sua vita reale. All’inizio avere tutto quel tempo a disposizione è stato uno choc, la noia è una condizione che ormai tutti rifuggiamo nonostante sia uno dei momenti essenziali per stimolare la creatività. Ma poi “ho sentito cambiare la chimica del cervello”, dice, ed è iniziata la voglia di fare.
Il caso ha voluto che conoscesse un’altra ragazza “no social” con la quale si sono riviste al parco, inaugurando praticamente il Luddite Club. Ora tutte le domeniche si incontrano circa 25 ragazzi e ragazze newyorkesi sui gradini della Central Library di Brooklyn per poi spostarsi al parco e stare insieme rigorosamente senza smartphone.

I ragazzi del Luddite Club, durante i loro ritrovi, passano il tempo senza usare internet bensì leggendo, suonando la chitarra, giocando, facendo attività fisica, disegnando, cucendo, svolgendo tutte quelle attività ricreative che una volta erano normali ma che per questa generazione nativa digitale sono una vera e propria rivoluzione. Danno spazio alla socialità più pura, quella che crea emozioni reali, quella libera dagli effetti dell’iperconnessione che solo apparentemente unisce.

Chi volesse entrare a far parte del club deve rinunciare allo smartphone e usare al massimo un cellulare di vecchia generazione solo per le chiamate, ma soprattutto deve avere voglia di una nuova quotidianità in cui è naturale vedersi con gli amici dopo la scuola ed essere semplicemente sé stessi, senza il filtro dei social o di uno schermo.

La pratica del Luddite Club sta uscendo dai confini statunitensi e sta coinvolgendo generazioni diverse, a dimostrazione che si può vivere anche senza essere sopraffatti da uno smartphone.
Magari si può iniziare disinstallando le applicazioni più invadenti per poi arrivare a chiudere i propri account social.
Dopo un iniziale spaesamento, si aprirà un mondo.

Rosalba Carchia

Potrebbe piacerti...