184 anni fa veniva inaugurata la prima ferrovia d’Italia proprio a Napoli.
A questo evento unico fu presente il re Ferdinando II che la “battezzò” alle 10 di mattina. La prima locomotiva della linea Napoli- Portici fu chiamata Vesuvio ed era composta da 8 vagoni e 258 passeggeri, con una lunghezza complessiva di 7,2 km.
Il 3 ottobre 1839 il re tenne un discorso durante il quale si augurava di poter vedere la linea ferroviaria completa che raggiungesse l’Adriatico. Alle 12 il treno partì e sulla prima carrozza viaggiavano le figure di spicco dell’epoca.
3 anni prima, l’ingegnere Armand Bayard de la Vingtrie aveva proposto il progetto, approvato poi successivamente per la costruzione di questa grande opera.
La ferrovia segna un importante traguardo per il sud e per i Borbone. Da questo momento ci fu un enorme sviluppo industriale che vide fiorire il settore siderurgico e meccanico.
Nel 1842 si decise si allungarla fino a Castellammare, per poi arrivare a raggiungere Pompei, Angri e Nocera Inferiore.
Insomma, la prima linea ferroviaria in Italia a doppio binario ha le sue radici nella città di Napoli. Un ricordo nella memoria del paese e dei cittadini che ogni anno vogliono omaggiarlo.
Nel 2019, infatti, a 180 anni dalla sua costruzione, il presidente Sergio Mattarella ha partecipato alla celebrazione dell’anniversario dell’evento, tenutosi al Museo ferroviario di Pietrarsa e organizzato dal gruppo Fs.