Washington, Terremoto politico-parlamentare a Capitol Hill, per la prima volta nella storia americana, uno speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, è stato destituito con una mozione di sfiducia, votata con 216 voti a favore e 210 contrari. Otto i repubblicani che hanno votato per mandare via McCarthy: Andy Biggs, Ken Buck, Tim Burchett, Eli Crane, Bob Good, Nancy Mace, Matt Rosendale e Matt Gaetz (il deputato dell’ala trumpiana che ha presentato il testo). McCarthy, era finito nel mirino dei suoi colleghi di partito dopo il compromesso raggiunto alcuni mesi fa con il presidente Usa Joe Biden sul bilancio federale e, più recentemente, dopo la legge di spesa provvisoria approvata nel fine settimana per evitare lo shutdown del governo federale, anch’essa frutto di un compromesso con il Partito democratico. L’ex speaker, che disponeva di una maggioranza risicata, a fronte di una decina di defezioni tra i repubblicani non ha potuto contare sull’appoggio dei democratici, che si sono chiamati fuori dalla contesa tutta interna al Grand Old Party (Gop). Come speaker ad interim è stato scelto il deputato repubblicano della North Carolina, Patrick McHenry. Per evitare un lungo stallo nei lavori parlamentari, Il Presidente americano, Biden, ha chiesto in una nota emessa dalla Casa Bianca di eleggere rapidamente il successore di McCarthy, perché «le sfide urgenti del nostro Paese non possono aspettare», sottolineando di «essere desideroso di lavorare in buona fede con entrambi i partiti al Congresso».
A cura di: Raffaele Fattopace