La Pasqua è una delle festività più importanti per i cristiani. Il giorno della Resurrezione di Cristo che, secondo i Vangeli, sconfisse la morte.
Questa festività, però, ha origini ben più antiche.
Persiani e Babilonesi festeggiavano la venuta della primavera proprio nel nostro periodo pasquale. “Nowruz”, giorno in cui il sole entra nel segno dell’Ariete e il paesaggio rifiorisce.
Anche gli Egizi avevano una festività per celebrare la stagione primaverile, ovvero quella della semina. “Shemu” si festeggiava con processioni e feste per le città.
I romani, invece, chiamavano “Hilaria” la festività in onore della fioritura in primavera. Canti e balli erano principali in questo giorno di festa.
Come si è arrivati alla Pasqua cristiana?
Gli ebrei celebrano la Pesach, l’uscita dalla schiavitù in Egitto grazie alle 10 piaghe inviate da Dio sul popolo egizio.
Da questa esperienza nasce la Pasqua come la conosciamo oggi. Il giorno in cui Cristo, dopo essere stato crocifisso e morto, resuscita per dare speranza ai cristiani.
Proprio per simboleggiare la rinascita, che nei secoli ha rappresentato il simbolo della festività, si usa regalare uova di cioccolato. Decorare e colorare ovetti è una pratica molto divertente per i bambini.
Insomma, la Pasqua ha radici antichissime ed ha sempre rappresentato una nuova nascita e fioritura, avvenendo proprio nel periodo primaverile. Si è trasformata nel tempo, ma non ha perso il suo significato: rinascita a vita nuova.