È stata una partita al cardiopalma quella di lunedì 24 giugno, alla Leipzig Arena, dove si sono affrontate Croazia e Italia.
Gli azzurri sono scesi in campo con uno schieramento inedito: 352 con Retegui e Raspadori come riferimenti offensivi.
Poco dopo l’inizio del match, i croati si rendono subito pericolosi: Sučić scaglia da fuori area una conclusione potente su cui Donnarumma è posizionato perfettamente.
Il primo tempo non regala grandi occasioni, la più ghiotta per l’Italia è un colpo di testa di Bastoni, sventato miracolosamente da Livaković.
Nella ripresa, però, tornano i fantasmi per gli azzurri: al 52′ Kramarić colpisce il braccio di Frattesi in area e l’arbitro assegna il rigore per gli avversari. Dagli 11 metri si presenta il numero 10, Modrić, che si lascia ipnotizzare da Donnarumma.
Il momento di gioia dura pochissimo, solo un minuto: la Nazionale prova a ripartire ma perde palla e al 55′, dopo un altro miracolo del nostro Gigio, la Croazia passa in vantaggio proprio grazie al suo capitano, che aveva appena sbagliato il penalty.
Da lì in poi inizia l’agonia per gli uomini di Spalletti, che nonostante i cambi non riescono a trovare spazio e a rendersi pericolosi per più di mezz’ora.
La svolta arriva nell’ultimissimo minuto della partita: al 98′ Calafiori recupera in uscita una palla a centrocampo, avanza sulla trequarti e appoggia per Zaccagni, che segna un gol alla Del Piero nel 2006 e permette agli azzurri di festeggiare la qualificazione agli ottavi di questi Europei.
Adesso gli uomini di Spalletti, dopo un grande spavento, hanno in testa una sola cosa: il match di sabato pomeriggio contro la Svizzera, con l’obiettivo di vedere una Nazionale meno timorosa e che soprattutto sia in grado di superare gli elvetici.