Fa ancora notizia la questione sul tesseramento 2014 del Partito Democratico che, stando ai dirigenti di partito sarebbe iniziato tardi. Secondo il segretario Dem della provincia di Napoli: «È una polemica interna fondata su alcun elemento concreto».
Segretario, cosa pensa della polemica sul tesseramento al suo partito?
«Penso che sia strumentale e veramente campata in area qualsiasi polemica su questo argomento perché il tesseramento è cominciato con ritardo rispetto agli altri anni, per una serie di scadenza elettorali esterne al partito, è stato avviato, andrà avanti fino alla fine dell’anno. Sono convinto che i numeri si avvicineranno alla media degli ultimi anni. È chiaro che non essendo una stagione congressuale, una flessione potrebbe esserci e sarebbe del tutto fisiologico com’è accaduto in queste circostanze».
Però anche secondo i suoi “compagni” di partito c’è una flessione.
«Non condivido la lettura data da alcuni secondo la quale il presunto calo degli iscritti sarebbe da addebitare ad una difficoltà esterna al partito in termini di dialogo e confronto. Ne tantomeno alle scelte politiche che il governo Renzi sta mettendo in campo. Questo tema è stato utilizzato in maniera strumentale per una polemica interna senza avere elementi concreti ed inequivocabili a supporto di ciò».
Come lo immagina il partito? Si va verso il modello americano e si abbandonano circoli e tesseramento?
«Credo che quegli elementi (circoli e tessere, ndr.) siano ancora indispensabili. Ovviamente non mi sfuggono tutte le polemiche che da sempre esistono intorno alla questione tesseramenti e pacchetti di tessere. Immaginare, però, un partito totalmente “liquido” non mi pare una via praticabile, non va messa in discussione l’idea di tesserarsi in quanto tale».
Chiudendo, rispetto al tema delle alleanze per Napoli?
«Verificheremo nei prossimi giorni. È ovvio che, rispetto a chi ha manifestato una certa vicinanza al PD, soprattutto a Napoli, ci aspettiamo coerenza con le scelte di partito».