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L’auto del futuro è pronta a decollare

Alzi la mano chi, da bambino, non ha sognato di veder librarsi nell’aria l’automobile di papà o chi, giocando con la propria fantasia, non ha fatto volare nei cieli della propria stanza le macchinine con cui si divertiva dopo un pomeriggio sui compiti. Per gli ingegneri della AeroMobil, famosa azienda slovacca, il sogno sarebbe prossimo a diventare realtà già nel 2016.

Al prossimo Pioneers Festival di Vienna, infatti, la casa automobilistica dell’est Europa proporrà il terzo (definitivo?) prototipo della macchina volante a cui lavora dal 1990. Costruita in acciaio e fibra di carbonio, AeroMobil 3.0 pesa 450 kg, è a due posti e monta un unico motore che supera i 160 km orari a terra e i 200 in volo.

Si alimenta con comune carburante, ha un autonomia di quasi 900 km a terra e 700 in aria. Le ali, ripiegate lungo la struttura, si aprono per circa 8 metri al momento del decollo, che avviene a 130 km orari e in meno di 200 metri di pista. E se è pur vero che Ford, nell’ormai lontano 1940, sosteneva che “automobili e aeroplani si combineranno nei cieli”, ad oggi, l’interessantissimo progetto sembra ancora lontano dalla realtà in cui versano le nostre città.

Immaginate di doversi preoccupare non solo di chi sfreccia alla nostra destra e sinistra, ma anche sopra o sotto? E se qualche maldestro automobilista dovesse ammaccarci un’ala durante una manovra di parcheggio? Ammesso che, con quelle dimensioni, lo si trovi. Figuriamoci, poi, fare i conti con i consumi.

Certo, l’idea di saltare le interminabili code in Tangenziale fa sognare, oppure, la possibilità di raggiungere mete altrimenti molto lontane, come le isole, senza l’ausilio di navi o traghetti ci fa incrociare le dita affinché il progetto non rimanga soltanto tale. Ad ogni modo, non ci resta che attendere il Salone di Vienna per saperne di più su questa interessantissima e rivoluzionaria invenzione che rischia di stravolgere il sistema automobilistico e dell’intera rete di trasporti mondiale. Per il momento, però, tranquilli bambini… l’unico vero brevetto di questa splendida invenzione resta saldamente frutto della vostra fantasia.

 

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