Se proprio c’è una cosa da eccepire è che noi non siamo stati bravi a dire a tutti i cittadini cosa è stato fatto in questa legislatura, ha evidenziato, il capogruppo della lista Caldoro Presidente in Consiglio Regionale, Giuseppe Maisto. In realtà, cos’è accaduto in questi anni? Quali leggi sono state prodotte in Regione Campania? Cosa, invece, si sarebbe potuto fare? Questi ultimi mesi di legislatura e la scelta del candidato presidente.
«Abbiamo fatto delle proposte di leggi molto interessanti – ha detto Giuseppe Maisto – di cui sono molto soddisfatto. Basti pensare alla legge sull’artigianato, con la legge di valorizzazione dei negozi storici, o ancora i luoghi pubblici a vocazione agricola, una legge che ha avuto una forte rilevanza e che permette la creazione di posti di lavoro con l’utilizzo di suoli agricoli dismessi e che vengono ad essere acquistati e riutilizzati da giovani agricoltori. Abbiamo concluso l’iter per la legge sul turismo, attesa da quarant’anni, l’istituzione del registro tumori e la legge sui rifiuti».
Però il Ministero vi ha bocciato le norme su condono edilizio ed acqua pubblica che avete approvato poche settimane fa.
«Non l’ha bocciata ma ha proposto che si deve rivedere su alcuni punti. Adesso la regione avrà modo di dare le proprie delucidazioni e chiarimenti per evitare che possa essere impugnata in consiglio dei ministri. Dobbiamo essere chiari su una cosa: i territori, i sindaci, gli amministratori chiedevano che venisse, quanto meno, affrontato questo problema e poiché il PD su questo aveva fatto una battaglia ideologica presentando migliaia di emendamenti, non dava la possibilità di discutere serenamente. La domanda che mi farei è un’altra: è opportuno che una struttura sia messa in sicurezza oppure dobbiamo piangere quando quella struttura stessa fatiscente cade su persone e crea morti e problemi a chi vi abita? Non vogliamo creare nuovi volumi ma mettere in sicurezza quelle strutture che già esistono. Salviamo questo principio, poi possiamo discutere per tanto tempo sulle ragioni che hanno spinto queste persone a costruire. Allo stato attuale, visto che l’hanno consentito, c’è bisogno oggi di metterle in sicurezza. La politica deve affrontare i problemi, non nascondersi».
Sulla questione trasporti, che presentano enormi carenze, che mi dice?
«Il nostro problema dei trasporti è legato ad una serie di investimenti fatti negli anni passati senza copertura economica, determinando, purtroppo, una sofferenza finanziaria importante. Fino ad oggi abbiamo risanato i conti per poter poi dare eccellenza. Le ripeto, negli anni passati si è speso spalmando i debiti sulle amministrazioni future. Si sono messi l’etichetta che è stato fatto bene, non sapendo che i problemi sarebbero venuti fuori».
E sulla sanità?
«Il piano di rientro ha funzionato ed oggi possiamo dire che la sanità è in pareggio e si può investire in una migliore sanità. È stato fatto un piano di rientro forte ma oggi c’è bisogno di sanità migliore che possa avere delle eccellenze».
In questi ultimi mesi dell’anno assistiamo alla corsa ai fondi europei che devono essere spesi attraverso il decreto di accelerazione della spesa.
«Lo scotto che paghiamo per i fondi europei è un’eccessiva burocratizzazione delle procedure che hanno rallentato tutto l’iter, determinando difficoltà per una serie di procedure che penalizzano gli investimenti. Ben venga il decreto regionale».
Che cosa recrimina alla sua maggioranza?
«Il consiglio ha fatto tantissimo. La legge sul turismo è un esempio lampante. Io credo che sul problema disoccupazione c’è ancora da fare tanto, le piccole aziende hanno bisogno di un aiuto maggiore. Tutti i decreti fatti negli ultimi anni sono finalizzati a creare occupazione e dare una mano ai giovani. Quello che obietterei è che noi come maggioranza non siamo stati bravi a dire a tutti i cittadini cosa è stato fatto in questa legislatura».