Economia e Welfare

Immigrazione 2014, i dati che non si possono ignorare

Gli stranieri residenti in Italia fino al 2013 sono 4.922.085. 52,7 è la percentuale delle donne immigrate presenti nel nostro paese, i minori, invece superano il milione. 77.705 è il numero delle nascite straniere avvenute nello stesso anno. 5.364.000 sono gli immigrati che si trovano in Italia in posizione regolare, cioè con un permesso di soggiorno. Questi e altri dati sono contenuti nel Dossier Statistico Immigrazione, Rapporto Unar, “Dalle discriminazioni ai diritti”, a cura del centro Studi e Ricerche Idos, che dal 2004 si occupa di stillare report sull’immigrazione in Italia.

L’immigrazione è un fenomeno che, come mostrano i dati sopraelencati, nel nostro paese e, nel resto d’Europa sta crescendo a dismisura. L’Unione Europea, infatti, rappresenta una delle più grandi aree d’immigrazione del mondo. Il Dossier statistico Immigrazione a cura di Idos nasce, appunto, con l’intenzione di analizzare e studiare i fenomeni migratori del nostro paese. Riportando dati precisi, anno dopo anno, propone una riflessione organica sull’immigrazione, offrendo questo strumento alle istituzioni e alla società civile, affinché si attuino strategie, volte all’integrazione e al regolamento di queste persone.

Il Dossier si è presentato oggi in tutte le principali città italiane. A Napoli, l’evento si è svolto nello storico palazzo Gravina, Dipartimento della Facoltà d’Architettura. Quella che doveva essere una presentazione si è trasformata in un affascinante dibattito tra rappresentanti delle istituzioni locali, (La Dottoressa Roberta Gaeta, Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Dottoressa Gabriella D’Orso, Viceprefetto delegato Immigrazione, Dottoressa Rosanna Romano, Assessore attività sociali, Regione Campania) e professori accademici (Valerio Petrarca, Federico II, Fabio Amato, Università degli Studi L’Orientale), moderato dal professor Giovanni Laino. Il tema centrale è stato, ovviamente, l’immigrazione, analizzata su scala regionale. La Campania, come ha spiegato la Dottoressa Rosa Gatti, Referente regionale Idos, rappresenta, per gli immigrati, un territorio di partenza, arrivo e transito. Negli ultimi anni, però, si è assistito a una tendenza a stabilizzarsi, in Campania, infatti, la presenza di stranieri è il 4,1% rispetto al totale nazionale. Questa tendenza alla stabilizzazione, come ha illustrato la Dottoressa, è provata dall’aumento delle nascite straniere, dall’acquisizione della cittadinanza, ma soprattutto dalla presenza di un numero sempre maggiore d’immigrati nelle scuole, che è pari al 2,1% rispetto al totale degli studenti. E’evidente, quindi, dando uno sguardo a questi numeri, quando sia fondamentale riuscire a elaborare politiche, che non si limitino alla semplice accoglienza ma, puntino a una totale integrazione.

«La politica deve dare risposte diverse- ha suggerito il professor Losasso, Direttore Dipartimento d’Architettura- bisogna affrontare il problema da più punti di vista, l’immigrazione deve diventare un’occasione di rilancio, non di accoglienza, questo deve essere fatto con una serie di politiche che siano più qualificative, che quantitative». Secondo il professor Valerio Petrarca, Università Federico II, si deve perseguire l’idea di un «Umanismo etnologico», attraverso lavori capillari ma soprattutto con un impegno quotidiano. Lo stesso impegno con cui, da anni, la Comunità di Sant’Egidio, organizza scuole d’italiano per gli immigrati nel nostro paese. Pratiche quotidiane, che nel loro piccolo, svolgono funzioni fondamentali.

Visto il dilagarsi dell’immigrazione negli ultimi anni, l’Italia in primis e, la Regione Campania, devono scendere in campo con politiche strategiche, tese a rendere il fenomeno migratorio, una ricchezza, piuttosto che un’emergenza. Questo dossier statistico, con il suo rapporto annuale, è sicuramente un inizio verso una più completa comprensione dell’immigrazione e, un ottimo strumento da cui partire per l’attuazione di politiche, che siano efficaci nel tempo.

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