«Accogliamo con favore l’orientamento espresso dal sindaco di Napoli nella prima riunione della Città Metropolitana». È il commento del segretario provinciale del Partito Democratico, Venanzio Carpentieri, che ribadisce, ancora una volta, come «L’elezione di secondo grado, che determina i componenti del nuovo ente non è la soluzione che preferiamo. Ciò nonostante credo che sia meglio che ad occupare questa funzione ci sia il titolare della funzione, piuttosto che un sostituto. A prescindere da chi la rappresenta».
Questa mattina si è dato inizio al percorso costituente della Città Metropolitana di Napoli, l’ente amministrativo che andrà a sostituire la Provincia. Fino alla fine di ottobre (Il Tar si è espresso il 30 mattina sulla vicenda De Magistris, ndr.), in pochi credevano nella possibilità che i lavori dell’assemblea fossero aperti dal sindaco partenopeo.
Cosa ne pensa sulla possibilità di sinergie tra gli schieramenti in questa fase della Città Metropolitana?
«Questi due mesi rappresentano una fase costituente, adesso è prematuro poter rassicurare su quelli che saranno gli sviluppi successivi. Occorre concentrarsi perché i tempi a disposizione non sono molto ampi. Parliamo di due mesi, durante i quali tutti saranno chiamati a profondere il massimo sforzo per arrivare alla scadenza del 31 con una proposta complessiva che risulti valida, efficace e funzionale rispetto agli obiettivi che questa Città Metropolitana deve raggiungere. Il Partito Democratico è concentrato a fare bene perché ritiene che questa riforma possa rappresentare realmente un’opportunità».
Ancora sul tema delle alleanze, dopo questa mattina si rinforza uno scenario di possibili alleanze con i partiti di centro?
«È un tema di attualità rispetto anche a ciò che sta accadendo al centro dello schieramento politico necessità nostra. È un fatto politico non irrilevante quello che sta accadendo».
Intanto, però, questa mattina non sono mancati attimi di contestazione in piazza Santa Maria La Nova con gli operai del Consorzio di Bacino.