La globalizzazione ha esaltato la capacità adattiva delle mafie che hanno reagito, al mutare delle condizioni istituzionali economiche e sociali metabolizzando gli elementi di novità senza alterare il proprio substrato culturale. Le mafie a loro volta hanno elaborato e riadattato i modelli tradizionali con l’avanzare della società dei consumi e delle comunicazioni di massa.
Accademici, magistrati, politici, economisti, esponenti del terzo settore, della cultura e delle forze dell’ordine si stanno confrontando su questi temi a Napoli per la tre giorni intitolata “Dialoghi sulle mafie”: l’intento principale di questi incontri,a cui stanno prendendo parte ospiti illustri tra i quali il Ministro Andrea Orlando, il Cardinale Crescenzio Sepe e il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro, Raffaele Cantone, Carlo Alemi Don Luigi Ciotti – solo per fare qualche nome – è conoscere e riflettere sui nuovi scenari della “globalizzazione mafiosa”.
Sabato 8 novembre, la giornata conclusiva di questo interessante ciclo di incontri.
Alle ore 10.00 si discuterà di un tema molto delicato: La ‘ndrangheta, il narcotraffico e l’inferno messicano con Nicola Gratteri, Enzo Segre Malagoli e Luciano Brancaccio. Alle ore 11.30 Giuseppe Alaya, Ruggiero Cappuccio e Lorenzo Guarnotta ricorderanno Falcone e Borsellino, il pool antimafia di Palermo coperto da un’aura di eroismo perchè emblema di un lavoro instancabile a servizio della giustizia.
Gli incontri del pomeriggio invece, si terranno alle 17.00 e alle 18.30, sempre presso il Complesso di San Domenico Maggiore. Alle 17.00 Carlos Cadidanos Anton, Marco Del Gaudio, Joan Querlat e Tano Grasso parleranno della camorra in Spagna, rispondendo a quesiti fondamentali: Che volto assume la camorra nella Penisola Iberica? Quali sono i suoi affari? I mezzi investigativi e legislativi sono sufficienti a contrastarla? Alle 18.30 Federico Cafiero De Raho, Jacques de Saint Victor, Francesco Forgione e Riccardo Marselli discuteranno del peso delle mafie nell’economia e nella finanza e di come le attività delle mafie tendono sempre di più a spaziare nel mondo dell’imprenditoria legale, attraverso la quale costruiscono imperi intoccabili.
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Forum Universale delle Cultura Napoli e Campania