Pochi giorni fa è stato dato il via libera per svolgere concerti all’interno dello stadio San Paolo di Napoli. Una notizia questa che ha fatto subito gioire gli appassionati di musica. Il San Paolo, infatti, non ospita kermesse musicali ormai da dieci anni. La sua struttura per troppo tempo è stata definita non adatta, per motivi di sicurezza, ad accogliere concerti. Le vibrazioni della musica sembra che facessero oscillare le abitazioni limitrofe allo stadio e per questo motivo, si è scelto di non svolgere più eventi musicali al suo interno.
La situazione, però, sembra essere cambiata. Il Comune, infatti, ha comunicato che a luglio 2015 il San Paolo accoglierà i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti. Un risultato ottenuto grazie al continuo dialogo che si è svolto tra la SSC Calcio Napoli con il suo Presidente, Aurelio De Laurentiis e Palazzo San Giacomo con il sindaco Luigi De Magistris. Si è arrivati a un accordo che prevede la tutela del manto erboso, la cui manutenzione spetta alla società sportiva. Il Comune ha, poi, spiegato che negli ultimi due anni, team di esperti hanno svolto tutti i rilievi necessari a decretare la sicurezza della struttura, sulle sue vibrazioni e sull’effetto che potrebbero provocare agli edifici vicini. Ed è stato lieto di comunicare che: «Lo stadio San Paolo, tornerà a essere palcoscenico di grandi eventi musicali, lo stadio è dei napoletani, dei cittadini, ed è sacrosanto che gli appassionati di musica possano avere spettacoli di valore internazionale, come avviene da sempre negli stadi delle altre capitali italiane».
Di tutt’altra opinione sono, invece, i cittadini di Fuorigrotta, che attraverso il loro Comitato Civico “Fuorigrotta Vivibile”, hanno scelto d’intervenire subito per bloccare questa decisione. E hanno deciso di farlo per vie legali, inviando una diffida alla Prefettura e una lettera di convocazione al Sindaco di Napoli. Gli abitanti del quartiere, infatti, dicono che lo stadio è impossibilitato ad accogliere eventi musicali, controbattendo, quindi, l’ultima dichiarazione del Comune di Napoli. I documenti in possesso del Comitato parlerebbero chiaro, allo stadio non si possono fare concerti, le vibrazioni che ne derivano, provocherebbero un movimento oscillatorio dei palazzi circostanti. Per non parlare dell’inquinamento acustico, che ne deriverebbe. Gli abitanti del quartiere sono convinti delle loro ragioni, dalla loro parte avrebbero, infatti, tutta la documentazione dell’ultimo controllo, effettuato dall’ASL, nel 2004 durante un concerto di Vasco Rossi. Il comitato si domanda cosa sia cambiato in questi ultimi anni, poiché ignorano che ci siano stati ulteriori controlli.
Sicuramente il Comune non potrà rimanere in silenzio dinanzi all’appello dei cittadini. Sarà costretto a rispondere quanto prima, dimostrando l’agibilità del San Paolo. Uno stadio la cui sicurezza, fa discutere da anni, non solo per concerti musicali, ma anche per le manifestazioni calcistiche. Da troppo tempo si parla di un nuovo stadio, che non si trovi in una zona così centrale della città e che quindi, in una posizione più favorevole, potrebbe ospitare concerti e partire, senza alcun problema. Intanto la storia dei concerti, aprirà l’ennesima polemica sullo stadio, questa volta tra cittadini e Comune, bisogna solo aspettare per vedere chi riuscirà a spuntarla. Sembra sempre più certo, però, che la “questione stadio” urge al più presto un intervento completo, che non miri a gestire i problemi, ogni volta che si presentano, ma che sia definitivo a risolvere la situazione una volta e per tutte.