Lunedì 17 novembre sull’ampia terrazza sopra l’Auditorium della 8a Municipalità Scampia che guarda sul Parco urbano è stata inaugurata una originale iniziativa dal nome esotico “Chikù” dedicata a Gastronomia, Cultura e Tempo libero, con il primo ristorante italo-romanì, e laboratorio permanente dedicato ai bambini, alle famiglie, ai giovani e a quanti prendono parte al processo di innovazione sociale in atto nel quartiere e nella città. Si tratta di un progetto di Social innovation, selezionato grazie ad un bando internazionale, promosso da Unicredit Foundation ed Euclid Network, cofinanziato dalla Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara, e realizzato grazie alla determinazione di Emma Ferulano e Barbara Pierro con Biagio Di Bennardo di La Kumpania, e dell’associazione “Chi rom e…chi no” lungo una linea di continuità di impegno a favore delle popolazioni Rom e dei cittadini del quartiere Scampia ma non solo. Nel 2010 l’Associazione “Chi rom e …chi no”da vita al progetto la Kumpania nel campo dei percorsi gastronomici interculturali che nel 2013 diventa la prima impresa sociale nel campo della gastronomia interculturale formata da rom ed italiani che prova a dare risposte concrete in termini di emancipazione economica e sociale e lotta alle discriminazioni a partire da un territorio complesso come quello di Scampia.
Il locale sopra l’Auditorium di Scampia si estende per circa 400 metri quadri su due piani con vista panoramica sulla Villa comunale, messo a disposizione dal Comune di Napoli per questo progetto di gastronomia, cultura e tempo libero. Abbiamo visto dietro i banconi rilucenti dell’ attrezzata moderna cucina sorridenti nelle divise di servizio quattro donne Rom del vicino campo di via Cupa Perillo e quattro italiane per offrire vivande ispirate alla tradizione italiana e romanì, aperte ad ogni tipo di contaminazione e di rivisitazione di ricette, ingrediente e sapori, che abbiamo potuto gustare nel buffet seguente all’inaugurazione. C’era un odore di nuovo, di incontro, di convivialità, di contaminazione.
Nella presentazione alla stampa sono stati messi in rilievo i significati di questo progetto che inizia il cammino, all’insegna della convivenza e contaminazioni tra popolazioni e culture, che non solo sono orientati all’integrazione ma allo “sviluppo” in senso pieno in un quartiere come Scampia, all’innovazione sociale con uno spazio di sperimentazione pedagogica, gastronomica e cultura. Più che di progetti, occorre far riferimento a processi è stato sottolineato dalle promotrici: “I processi sono lenti e spesso faticosi, riguardano tutti, sono difficili da comprendere, spesso non sono irreversibili, si parla di liberazione da condizioni di subalternità in cui spesso vivono donne. giovani, uomini. Il primo passo è la consapevolezza della propria situazione “ (Dall’ABC della Kumpania).
L’offerta di Chikù è variegata: non solo ristorazione diurna e serale, aperitivi, banqueting, cene, feste, cerimonie, corsi di cucina multiculturale, eventi culturali e teatrali legati alla programmazione dell’Auditorium di Scampia. Siete tutti invitati a gustare le pietanze interculturali venendo a Scampia. E’ un buon profumo da Scampia!