Napoli negli ultimi giorni è diventata una città in festa. Da qualche giorno, infatti, sono state accese in ogni strada della capitale campana le luci di Natale. Ogni angolo della città è illuminato. Il sindaco, si è dedicato personalmente all’accensione delle luminarie, compiendo un vero e proprio tour cittadino, con i suoi funzionari, ha girato per le principali strade a celebrare questo “evento”. Le luci colorate hanno rallegrato una città, che da tempo sembra essere una gigante impalcatura permanente. Un po’di luce per voltare pagina e non pensare a tutti i problemi che attanagliano la città e i suoi cittadini. Per dimenticare certe cose però è troppo presto e quelle luci posizionate “a festa”, hanno suscitato la reazione, di chi a causa della mancata manutenzione cittadina, ha perso una persona cara.
Sono i famigliari di Salvatore Giordano, il quattordicenne che moriva lo scorso luglio a causa del crollo di un calcinaccio da Galleria Umberto, in via Toledo. Sono passati solo sei mesi dalla tragica scomparsa di un ragazzo, che è morto a causa della negligenza dirompente che abita Napoli. Così quando i famigliari hanno visto le foto del sindaco Luigi De Magistris, che accendeva l’enorme stella rossa natalizia in Galleria, hanno subito criticato quel gesto, quell’iniziativa che è sembrata ai loro occhi del tutto fuori luogo. E’stato lo zio di Salvatore, Giuseppe Simeoli a commentare la scelta di posizionare un simbolo di festa, nel luogo in cui poco tempo fa, moriva suo nipote. «Ci saremo aspettati più rispetto e più considerazione, Salvatore è morto da troppo poco tempo per far finta di nulla e comportarsi senza alcuna sobrietà istituzionale. Invece di spendere soldi per gli addobbi, si sarebbero potuti riqualificare altri edifici, evitando così nuove tragedie. Sembra che il sacrificio di mio nipote non sia servito a nulla, la sicurezza dei cittadini ancora in pericolo, noi però non faremo finire la morte di Salvatore nel dimenticatoio». Sono state queste le dure parole dello zio, che non è riuscito a restare in silenzio, dinanzi a quella che lui e i suoi famigliari, definiscono una totale mancanza di rispetto.
Anche l’avvocato della famiglia Giordano, Angelo Pisani ha attaccato duramente il sindaco: «Luminarie e foto “propaganda” nella galleria della morte, rispetto per la tragedia di Salvatore: rimuovete subito simboli di festa e ricordate la piccola vittima». L’intera famiglia di Salvatore ancora non riesce a comprendere il comportamento di Luigi De Magistris, un sindaco che ha scelto di non partecipare al loro tragico lutto e che invece, in altre circostanze si è comportato diversamente. La famiglia Giordano, dopo aver perso suo figlio, non ci sta a rimanere in silenzio e a permettere che quella triste scomparsa sia dimenticata. Chiedono solo un maggior rispetto per chi sta ancora vivendo un lutto, che sarà impossibile superare. La stella natalizia in Galleria, per loro non è un simbolo di festa, ma l’ennesimo segnale di quell’indifferenza, di cui si sono resi protagonisti i responsabili della città.
Questa storia, sicuramente, non si concluderà così. E’attesa la risposta del Comune e del Sindaco che non saranno della stessa opinione. Sebbene la stella sia solo una luce natalizia, che fa parte del clima di festa, in cui versa l’intera città, probabilmente sarebbe servita qualche parola in più, magari utilizzando l’occasione dell’accensione delle luci per ricordare Salvatore e la sua recente scomparsa.