Oggi Matteo Renzi sarà in Campania. L’ultima volta che ci aveva provato, lo scorso 7 novembre a Bagnoli, fu costretto a rinunciare alla visita della Città della Scienza per le polemiche innescate dal commissariamento e dallo Sblocca Italia, e sfociate nella scene di guerriglia urbana cui l’area della ex Italsider dovette assistere.
Questa volta sarà in provincia di Avellino, precisamente in Alta Irpinia, a Morra De Sanctis per visitare una delle eccellenze produttive italiane. Una scelta che fa onore alla Europea Microfusioni Aerospaziali, azienda 100% Rolls Royce, leader mondiale nella componentistica in superleghe ad altissima precisione per motori e turbine destinate al settore aeronautico, civile e militare e alla produzione di energia elettrica. L’azienda, che dà lavoro a oltre 400 unità, nel gennaio 2013 ha firmato un contratto di sviluppo, la cui ultimazione cade ad aprile 2015, che prevede un progetto di Investimento Produttivo del valore di circa 35 milioni di euro, e uno di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale del valore di 3,5 milioni di euro. Il programma punta a incrementare di circa il 45% l’attuale capacità produttiva dello stabilimento e ad aumentare il fatturato di circa il 35% su un arco di quattro anni con un incremento, a regime, di circa 200 unità lavorative.
Ma l’Irpinia non è la Ema. La fabbrica di Morra De Sanctis è un’Eccellenza, ma pure una delle poche Eccezioni in una provincia in cui l’industrializzazione ha sedotto molti nel dopo terremoto, ma pure mietuto tante vittime che portano i nomi degli stabilimenti chiusi e abbandonati, dei lavoratori lasciati a casa e dei figli costretti spesso all’emigrazione. L’arrivo del Premier, che ritorna in provincia di Avellino dopo due anni e a conclusione di un percorso che lo ha portato da sindaco di Firenze a Palazzo Chigi passando per la leadership del Partito Democratico, avverrà in elicottero direttamente in azienda.
In volo nei cieli irpini sorvolerà i manifestanti che lo attenderanno ai cancelli della fabbrica. Ci saranno i lavoratori delle aziende in crisi, quelli della ex Irisbus (una cui delegazione dovrebbe incontrare il Presidente del Consiglio), quelli della ex Isochimica per i quali è ancora cocente la delusione per la bocciatura dell’emendamento alla Legge di Stabilità che avrebbe aperto le porte al prepensionamento; ci saranno pure i sindacati, Cgil in testa, attivissimi in questo autunno caldo di lotte per un lavoro che è sempre meno la cifra distintiva del nostro Paese, da Nord a Sud, e che si impoverisce dei “vecchi” diritti mentre stentano a prendere forma i “nuovi”. E ci sarà infine il fronte dei “comitatini” No Triv per nulla intenzionati a retrocedere davanti a una battaglia sul modello di sviluppo che si annuncia fondamentale per il futuro di questa terra.
L’elicottero sorvolerà questi manifestanti che per un giorno rappresenteranno tutta la regione e di un intero Paese. La speranza è che quel sorvolare l’Irpinia non diventi pure metafora dell’atteggiamento del Premier rispetto alle istanze di questi territori.