Il Sindaco Luigi De Magistris nella giornata di ieri ha scritto una lunga lettera al Premier, Matteo Renzi. Lettera in cui ha dichiarato di rimuovere la firma dagli impegni presi per Bagnoli, lo scorso 14 agosto. Lettera in cui ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinto a una simile decisione. Dalla sua pagina di Facebook si legge: «Il Presidente del Consiglio ha tradito Napoli, espropriando la Città dalle sue funzioni e dal suo ruolo. Napoli rivendica la sua autonomia, il suo ruolo, la difesa della Costituzione e del suo territorio, dice no ai commissariamenti, no al tentativo di far rientrare dalla finestra, chi abbiamo fatto uscire perché sono coloro che hanno inquinato e distrutto l’area di Bagnoli. Siamo pronti a rilanciare Bagnoli con i cittadini e le Istituzioni, ma senza colpi di mano».
Parole dure quelle del primo cittadino, che com’è solito fare, non usa mezze misure per dire quello che pensa. E, come aveva da tempo annunciato, ha voltato le spalle al Governo, perché contrario alla decisione di commissariare Bagnoli. La risposta da Palazzo Chigi non ha tardato ad arrivare. Il Sottosegretario Delrio, infatti, ha subito annullato l’incontro con il Sindaco, che era programmato per la serata di ieri. Ma dopo la lettera di De Magistris, Delrio ha preferito cancellare la riunione. «Con molto rammarico, davanti a una disdetta unilaterale di un accordo tra istituzioni, come il protocollo su Bagnoli, siamo stati costretti ad annullare l’incontro con il sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Non è il momento delle strumentalizzazioni politiche e dei risentimenti personali, ma di mettere davanti a ogni cosa il bene di Napoli. Quando il sindaco vorrà, noi siamo pronti per un dialogo positivo». E’stata questa la lunga dichiarazione del Sottosegretario, che ha spiegato la posizione del Governo, rispetto al “ritiro” del sindaco.
Sembra, quindi, che si sia creata una vera e propria rottura tra il Governo e il primo cittadino di Napoli, rottura preannunciata da tempo, da quando il Premier aveva dichiarato il commissariamento di Bagnoli. Da quel giorno, infatti, De Magistris ha iniziato una vera battaglia mediatica, dove definiva la scelta presa dal Governo, come un tentativo di “rimettere le mani sulla città”. Battaglia che è culminata con la lettera di ieri. La mossa “azzardata” del sindaco avrà sicuramente delle conseguenze. La prima è stata il mancato incontro avvenuto tra Delrio e De Magistris. Ma ce ne saranno senz’altro delle altre. Un mancato dialogo delle istituzioni, in questo caso tra il Governo e il Comune, non annuncia nulla di buono. L’immobilismo di Bagnoli attanaglia da anni la città di Napoli. L’accordo siglato lo scorso agosto è nato con l’intenzione di riqualificare l’intero territorio e, sebbene fino ad oggi sia solo un “pezzo di carta”, è comunque un punto d’inizio. Un inizio, a cui, avrebbe dovuto partecipare anche il Sindaco in rappresentanza della sua città, anche dopo la scelta del commisariamento. La scelta di De Magistris, invece, non fa altro che isolare politicamente e istituzionalmente Napoli, che pagherà il prezzo più alto di questa rottura.