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Primarie, Saggese: «A volte il partito sceglie per evitare brutti scenari»

Manca ancora una parola definitiva del Partito Democratico sulle Primarie in Campania per la scelta del candidato governatore. Resta in piedi la data dell’11 gennaio 2015 per la loro celebrazione, mentre si fanno sempre più insistenti le voci su Gennaro Migliore, ex capogruppo alla Camera di Sel, ora passato al PD, come uomo gradito al Premier e possibile candidato unico.

Ma intanto la truppa dei candidati già in campo si ingrossa con l’ufficializzazione della candidatura, accanto a quelle già note di Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino e Angelica Saggese, da parte di Aniello Di Nardo, segretario regionale Idv che ieri ha incontrato la stampa all’hotel Ramada, e di Marco Di Lello, lanciato direttamente dal segretario nazionale dei Socialisti, Riccardo Nencini. I primi tre, tutti del Partito Democratico, sono da settimane già al lavoro sui territori per la campagna elettorale.

Si è vista, ad esempio, due volte in sette giorni nell’avellinese la senatrice salernitana Angelica Saggese. In Alta Irpinia in occasione della visita di Matteo Renzi alla Ema di Morra De Sanctis, la lettiana è tornata ieri nell’azienda che produce palette per turbine aeronautiche in occasione dell’inaugurazione del progetto PoEma (Polo europeo microfusioni aerospaziali). La Saggese, madrina dell’iniziativa nata anche grazie ad alcune sue intuizioni, ha spiegato: «Si realizza un’idea che avevamo in mente da due anni. Un’idea bellissima e il fatto che si sia investito in un’area interna è motivo di soddisfazione. Non è difficile, l’importante è che le istituzioni accompagnino i percorsi. La Campania ha bisogno di questo per ripartire. La visita di Matteo Renzi è stata molto importante».

La senatrice si è poi soffermata su alcune considerazioni sul partito e i prossimi appuntamenti a partire proprio dalle Primarie. «Per adesso si faranno e ho intenzione di correre. Ci credo – ha confermato – La Campania merita molto, merita scelte tese alla crescita». Sulla possibilità che le candidature siano calate dall’alto, da Renzi, ha precisato: «Le ultime esperienze sulle Primarie non sono state positive. Considerato poi quello che sta succedendo a Roma in questi giorni con il partito locale commissariato, credo ci siano dei momenti in cui il Pd sceglie e interviene per evitare brutti scenari».

«Se si fanno le Primarie voglio giocarmela – ha concluso – ma se si dovesse decidere di non procedere alla consultazione, con ragioni fondate, non sarei contraria».

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