Il 12 dicembre è arrivato. Lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL in tutt’Italia è ormai alle porte. E anche Napoli si prepara a scioperare. L’inizio della manifestazione è previsto per le 9.30 con un corteo che partirà da Piazza Mancini. Corteo che si dirigerà verso Piazza Matteotti, dove sono previsti gli interventi di lavoratori e studenti. Anna Rea, segretario generale UIL in Campania, concluderà la manifestazione con Gianna Fracassi, della segreteria nazionale CGIL. Napoli è quindi pronta ad accogliere gli oltre duecento autobus, provenienti da tutta la Campania e, a battersi in prima linea.
«La Campania avrebbe dieci motivi in più per scioperare», aveva dichiarato Anna Rea nella sua ultima intervista. E come ha spiegato Franco Tavella, segretario regionale della CGIL, la legge di stabilità, costerebbe alla Campania, oltre 400 milioni di tagli nel settore dei trasporti e della sanità. Sarebbe questo uno dei motivi per i quali anche la Campania ha aderito allo sciopero generale, ma non solo. Si è deciso di scioperare affinché in questa Regione ci sia una maggiore presenza dello Stato, che spesso sembrerebbe essersi dimenticato del Mezzogiorno. Si manifesta anche contro il Jobs Act, che nonostante gli scioperi di alcuni sindacati nel mese di Novembre, è passato anche al Senato. Un provvedimento, che secondo il parere dei sindacati, farebbe tornare indietro, anziché andare avanti. Un provvedimento su cui Renzi e i sindacati si stanno scontrando fin dalla sua sola proposta. Un provvedimento, che ha portato alla lotta tra i sindacati e Renzi. Il Premier, infatti, ha più volte accusato i sindacati di scioperare soltanto per ragioni politiche.
Ma i motivi, stando a quanto dichiarano gli stessi sindacati, sarebbero ben altri. «Fino a qualche giorno fa- ha spiegato Anna Rea- ci auguravamo che il Governo avesse un ripensamento, invece ha continuato a testa bassa, senza ascoltare ragioni». L’importanza della ripresa del Sud per far ripartire il Paese, è un tema su cui si stanno battendo tutti i sindacati regionali e non solo. Lo sciopero di domani, infatti, sarà un’occasione per ribadire quanto il Sud rappresenti la valvola d’ossigeno del Paese. E quanto, quindi, sia importante che il Governo metta in piedi provvedimenti, che vadano in questa direzione, che tutelino una parte del Paese, che sta pagando il prezzo più caro dell’intera crisi nazionale.
Durante la giornata di domani a Napoli, da Piazza del Gesù, alle ore 9.00, partirà un altro corteo, composto da studenti e giovani disoccupati e lavoratori. Un gruppo di persone, che avevano già scioperato a Ottobre contro la “Buona Scuola” e che hanno deciso di riscendere in piazza, al fianco dei sindacati, per manifestare anche loro contro il Jobs Act. Alcuni rappresentanti del corteo saliranno, anche loro, sul palco di Piazza Matteotti per intervenire e spiegare le loro ragioni dello sciopero.
Quella di domani sarà una giornata molto movimentata per la città di Napoli, sono previsti problemi di viabilità, anche a causa del funzionamento a singhiozzo dei mezzi pubblici. Inoltre lo sciopero del 12 dicembre potrebbe non essere l’ultimo, i sindacati, infatti, si sono detti decisi a continuare finché il Governo non si aprirà al dialogo.