La situazione dei rifiuti in Campania non accenna a trovare tregua. Superata, almeno in parte, la crisi dei rifiuti, che ha attanagliato per lungo tempo questa regione, subito è sorto un altro problema. Nonostante sia partita la raccolta differenziata, in buona parte della Campania, non ci sono ancora gli impianti adatti, per smaltirla. Un paradosso tutto campano quello con cui inizia il nuovo anno. A quanto pare in Regione i progetti per gli impianti ci sono, ma questi non possono essere avviati. Il motivo di quest’inadempienza è ancora più singolare, gli impianti, infatti, non possono essere realizzati, perché non ci sono le istituzioni in grado di occuparsi degli appalti. Ai cinque commissari della Campania, uno per ogni provincia, è scaduto il mandato dallo scorso aprile. E’questo il motivo per il quale non si può procedere alla realizzazione dei siti per lo smaltimento della differenziata. Che fine fanno i rifiuti che differenziano i cittadini campani? La risposta è semplice, sono esportati in altre regioni, Sicilia, Calabria ed Emilia.
Chiaramente il trasporto dei rifiuti, fuori dalla Campania, comporta dei costi, che fanno aumentare a dismisura la spesa che i cittadini pagano per la spazzatura. Addirittura si stima che il costo totale, della gestione della differenziata, da 40 milioni arrivi a 80 milioni, un raddoppio che potrebbe essere evitato, se solo si costruissero gli impianti necessari. In Regione, infatti, di queste strutture ce ne sono soltanto due, una a Salerno e una a Eboli, che deve ancora essere attivata, ne mancano ancora nove, per completare il piano dei rifiuti in Campania. Due impianti sono del tutto insufficienti a gestire la produzione totale di differenziata in Campania, soprattutto adesso che è previsto un aumento, vista la diffusione del sistema porta a porta per la raccolta.
Ma finché non saranno rinominati i commissari, è impossibile che i progetti possano partire, poiché non c’è nessuno a firmare gli appalti. Sembra essere quasi una barzelletta. Barzelletta che però, non fa ridere. L’Assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, ha dichiarato che da otto mesi sollecitano il Governo, affinché nomini nuovi commissari, senza però ottenere nessun risultato. Romano ha parlato dell’urgenza di una legge da parte dello Stato, che riesca a stabilizzare la gravissima situazione dei rifiuti in Campania.
E’inammissibile, infatti, pensare che la gestione della raccolta differenziata pesi così tanto sulle tasche dei cittadini. A tal punto da farla sembrare quasi inutile, giacché non c’è nessun risparmio. Le responsabilità di quest’immobilismo, si ritrovano sicuramente in anni di politiche regionali sbagliate o comunque non efficienti. Oggi, però, che è intervenuto il Governo per risollevare le sorti della Campania, ci si domanda come sia possibile una simile mancanza. Oggi che mancherebbe poco per portare la Campania ai livelli delle altre Regioni, il Governo se la dimentica. Perché di dimenticanza si tratta, dal momento che è da ben otto mesi che non sono rinominati i commissari. L’augurio per l’inizio del 2015 è che questo problema rientri, nuovamente, a far parte delle politiche, che il Governo attuerà nei prossimi mesi, in modo che i lavori per gli impianti necessari, possano iniziare il prima possibile, normalizzando così la situazione campana.