Nel corso di un incontro tra le forze civiche di sinistra (SEL, SIM, PDCI, PRC, Partito per il Lavoro, Associazione Ricostruzione Democratica) e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, è stata esaminata la situazione politica in vista delle prossime elezioni Regionali. I presenti hanno espresso preoccupazione per il divario che si sta prospettando tra la discussione all’interno dei diversi schieramenti e la vita reale della popolazione campana, e sono approdati alla redazione di un documento, dal titolo “Noi insieme” che riportiamo di seguito:
Noi insieme per dire che in Campania si può cambiare.
“Noi insieme” per il lavoro, per il diritto al reddito e per giovani. Per battere la rassegnazione, per rinnovare la politica, per dare risposte concrete ai cittadini. Per trasformare questa Regione dopo il superamento delle Province e la costituzione dell’Area metropolitana, per costruire un progetto per la Campania.
“Noi insieme” con i cittadini. In questi mesi, forze civiche e della sinistra hanno lavorato per costruire una forte unità tesa a realizzare una svolta nel governo della Campania; la nostra chiara piattaforma politica e programmatica è contenuta nel Manifesto per la Campania.
Oggi la disponibilità del Sindaco di Napoli a impegnarsi nelle prossima competizione per le elezioni regionali rafforza l’aggregazione delle forze disponibili a lanciare la sfida del cambiamento. La Campania, come tutto il Mezzogiorno, soffre per gli effetti della lunga crisi in cui l’Italia è precipitata, ma i cinque anni di governo di Caldoro e del centrodestra hanno contribuito ad aggravare la situazione segnando in modo profondamente negativo la vita della nostra Regione.
Se la politica vuole davvero ritornare a rappresentare le istanze dei cittadini, servono un cambiamento e una discontinuità vera. Il malgoverno della sanità, lo smantellamento delle politiche sociali, il mancato utilizzo dei fondi comunitari, l’aggravamento della grande emergenza del lavoro per i giovani, la mancanza di qualsiasi politica industriale, per l’agricoltura, per il turismo e i beni culturali , come pure la mancata tutela dei beni comuni, l’incapacità ad affrontare la grande questione ambientale (dai rifiuti, alla terra dei fuochi al dissesto idrogeologico, al mare); e ancora, una Regione dove si sono concretamente manifestati gli intrecci tra politica e malaffare, di più ancora, tra politica e camorra. Sono queste le concrete ragioni che ci sostengono nella convinzione che le prossime elezioni non possono essere affrontate con i vecchi rituali che sterilmente riproducono scontri di potere e contrapposizioni, ma che niente hanno a che vedere con i problemi concreti della gente.
La situazione delle famiglie, le tante vertenze industriali aperte, la mancanza di futuro per i giovani, ci dicono che la disperazione sociale ha superato i livelli di guardia, ed è per questo che serve un’alleanza di forze che stimoli una nuova partecipazione, il coinvolgimento di movimenti, associazioni, competenze, che sia capace di innescare la volontà di trasformare i sentimenti di rabbia, la voglia di disertare il voto, in una energia straordinaria per fare e per cambiare.
La Campania in vista delle prossime elezioni appare ferma anche dal punto di vista del confronto sui programmi , sulle coalizioni, sui candidati a Presidente: da una parte Caldoro, travolto dalla crisi del centrodestra, dagli scandali, dagli scarsi risultati ottenuti nei suoi 5 anni di governo, sta provando a nascondere questa condizione di debolezza con un po’ di propaganda e distribuendo risorse a pioggia; dall’altra, il PD appare inadeguato a smuovere questa situazione, non solo per l’opposizione poco credibile e incisiva di questi anni, ma anche perché paralizzato da uno scontro interno, come dimostra la vicenda dello slittamento delle primarie.
“Noi insieme” per queste ragioni non solo da tempo abbiamo deciso di non partecipare alle primarie, ma siamo preoccupati per l’uso che si sta facendo di questo strumento.
Siamo convinti che sia necessario impegnarci per costruire quest’aggregazione di forze non solo per battere il centrodestra e Caldoro, ma anche per sfidare lo stesso PD a voltare pagina.
Continueremo a lavorare in autonomia, aprendo momenti di ascolto in primo luogo con il Movimento sindacale e con tutte le forze interessate, per definire il profilo politico e programmatico dell’alleanza della quale secondo noi la Campania ha bisogno.
Per queste ragioni, “Noi insieme” ravvisiamo la necessità di tenere entro fine gennaio un’assemblea pubblica per tirare un primo bilancio di questo lavoro. Auspichiamo che questo confronto serva a costruire una forte unità di e tra tutte le forze del cambiamento. Noi lavoreremo fino all’ultimo perché si verifichino queste condizioni; ma siamo altresì determinati a continuare in piena autonomia, mettendo in campo, se sarà necessario, una proposta di alleanza, una piattaforma programmatica e un candidato Presidente capaci di aprire la prospettiva di un cambiamento vero per nostra regione.