Il 5gennaio Napoli ha perso uno dei suoi simboli, uno dei cantautori più amati nella storia partenopea, Pino Daniele. L’artista napoletano è scomparso nel cuore della notte stroncato da un infarto. Da quel momento è partito un tam-tam sui social per verificare se quella notizia, tanto amara, fosse vera. In molti, in un primo momento, hanno creduto fosse la solita bufala, utilizzata dai siti internet, per conquistare click. In molti hanno sperato che si trattasse semplicemente di uno scherzo di pessimo gusto. E invece, le conferme sono cominciate ad arrivare dai profili dei cantanti più legati a Pino Daniele. Poi è arrivata la dichiarazione dall’ANSA, che ha lasciato tutti attoniti, sconvolti dinanzi a una notizia tanto inaspettata. Il cantautore, infatti, si era esibito a Courmayeur per la festa dell’ultimo dell’anno. Aveva da poco concluso il suo tour “Nero a metà”, ottenendo un enorme successo. In cantiere tanti altri progetti, ma la fatalità ha avuto la meglio. Così Pino Daniele lascia i suoi famigliari, gli amici e i milioni di fans, che lo amano da sempre.
Lascia Napoli, quella città di cui lui aveva mostrato la parte migliore. La città che raccontava con le sue parole e le note magiche della sua chitarra. E Napoli oggi lo piange a gran voce. Per la città è stato un lutto enorme, è morto un altro simbolo della cultura napoletana. E’morto un figlio della città. Sebbene Pino Daniele avesse abbandonato da tempo la capitale partenopea, creando a quei tempi anche qualche polemica, i napoletani non hanno mai smesso di amarlo e di seguirlo. Dopo lo shock della notizia, da Roma è arrivata la comunicazione che i figli avevano scelto di fare i funerali a Roma. Da qui è iniziata una lunghissima disputa sui vari Social da parte di quei fan napoletani, delusi dalla scelta di Roma, come città in cui dare l’ultimo saluto al cantautore. A molte persone è sembrato quasi un tradimento. Nelle ultime ore è poi arrivata la notizia, che ci sarebbe stato un doppio funerale e che la salma di Pino Daniele arriverà nel tardo pomeriggio a Napoli. Ma ancor prima che fosse presa questa decisione, da parte dei famigliari, i napoletani si erano già mossi autonomamente in un’iniziativa, per ricordare il “Mascalzone latino”. Così su Facebook è cominciato il passaparola per informare del flash mob che si sarebbe tenuto a Piazza Plebiscito per commemorare il cantante scomparso, come lui avrebbe voluto, cantando le sue canzoni. In sole 24 ore l’evento ha raccolto migliaia di persone. E nella serata di ieri Piazza Plebiscito dalle 20,00 ha iniziato a riempirsi a macchia d’olio, migliaia di fan di ogni età, sono accorsi per cantare quelle canzoni, che hanno accompagnato le loro vite. Si parla di sessantamila fan, addirittura c’è chi dice che ne fossero centomila. La piazza era piena, unita dal sentimento comune di dolore e dalla voglia di voler ricordare un cantante così amato. Un sentimento, che quando provato all’unisono, riesce a unire più di ogni altra cosa. Erano tutti lì per lo stesso motivo, salutare il “Nero a metà” con allegria, cantando e suonando i suoi testi. Dimenticate le polemiche, tutti i napoletani si sono voluti riunire, come meglio sanno fare, con quella spontaneità, che li contraddistingue da sempre.
Durante la giornata di ieri, si è vista la parte bella di Napoli, quella che emoziona. Quella che quando vuole, regala una piazza gremita di gente. Gente legata ai simboli della propria cultura. E Pino Daniele per i napoletani è sempre stato un simbolo, che li rappresentasse, che raccontasse la loro terra. “Uno di noi”, hanno scritto su Facebook i fan partenopei. E quella piazza, ieri, a modo suo, ha voluto inviare un messaggio a Pino, la sua Napule lo ricorderà per sempre e la sua musica continuerà ad abitare e a vivere nelle strade e nelle case di questa città.