Quando cammini per le strade di Napoli, è difficile non ammirare le bellezze di questa città. Molti dei palazzi che la contornano, raccontano ognuno un periodo storico differente. I vicoli, che si nascondono dietro ogni strada, le donano quella particolarità, che da sempre la rende così speciale. Poi c’è il lungomare, da molti definito uno dei più belli del mondo, che con il suo fascino, sembra essere quasi una cartolina, perfetta, senza nessun difetto. Purtroppo, però, tutti sanno, soprattutto i cittadini che la vivono, che Napoli non è solo questo. E’tanto altro. Una città abitata da numerosissime problematiche e difficoltà, che nel tempo sembrano essere diventate così caratterizzanti, da essere conosciute in tutto il mondo.
E tra questi problemi, uno dei principali è la pulizia delle strade cittadine. E purtroppo non si tratta solo del problema rifiuti, che ciclicamente si ripresenta per qualsiasi amministrazione sia a capo della città. Perché ai cumuli di rifiuti, che spesso hanno contornato le vie cittadine, se ne aggiungono altri, che contribuiscono a rendere le strade sporche, si tratta delle carte gettate per terra dai pedoni. Altro fenomeno degradante per la città. Le vie pedonali, soprattutto durante il week end, diventano tappeti di cartacce, alcune buttate dalle persone e altre che trasbordando dai cestini colmi. Basta guardare l’immagine dell’articolo, scattata sabato pomeriggio nella centralissima Via Toledo, per rendersi conto dell’entità del problema. Problema che dovrebbe essere risolto su più fronti. Da una parte, infatti, l’azienda che si occupa della nettezza urbana, dovrebbe garantire la raccolta, in più momenti della giornata. Così facendo, si eviterebbe che tovaglioli sporchi, lattine vuote e qualsiasi altro tipo di rifiuto, si riversi per strada. Dall’altro anche i cittadini possono fare la loro parte, laddove incontrino cestini stracolmi, dovrebbero aspettare prima di gettare la loro carta. Atteggiamento questo, che sembra essere quasi utopico, se si pensa che sono gli stessi cittadini, il più delle volte a buttare le carte per terra, fregandosene della pulizia delle strade. Così però, ci si trova nel solito circolo vizioso, dal quale è impossibile uscire, dove né l’amministrazione, né i cittadini fanno qualcosa per cambiare lo status quo. Quasi come se quelle strade piene di spazzatura non dessero alcun fastidio.
A peggiorare la situazione si sono poi aggiunti tutti i nuovi negozi di patatine fritte, comparsi come funghi, che non solo rendono l’aria irrespirabile, ma contribuiscono a creare ancora più cartacce. Tutti quei coni di carta, i contenitori delle patatine, il più delle volte sono gettati per terra. E così strade, considerate un tempo, dello shopping, come Via Chiaia e Via Toledo, si sono adattate all’esigenza di un cambio dell’economia, con il problema che la sporcizia è cresciuta a dismisura. Con la crisi, infatti, molti negozi sono stati costretti a chiudere e il loro posto è stato occupato da rivenditori di patatine fritte e gelaterie. Fenomeno, questo, che nel capoluogo campano, ha avuto una crescita impressionante. Fenomeno che però, ha anche causato non pochi problemi di pulizia. Basta fare una passeggiata per rendersene conto. Cosa fare quindi? La soluzione non è poi così semplice. Di certo non si possono chiudere alcune attività, perché producono troppi rifiuti. Così come sarebbe impossibile vietare il volantinaggio promozionale, perché i volantini finiscono per terra. Sicuramente bisognerebbe provare a moderare una crescita tanto sproporzionata. Ma l’alternativa, va come sempre, ricercata nel connubio tra amministrazione e cittadini. La prima che deve cercare di garantire una pulizia più efficace, prevedendo più interventi quotidiani, soprattutto nel week end. I secondi, invece, che per amore della propria città, dovrebbero sforzarsi di mostrare più collaborazione e rispetto.