Intervenuta nel corso della trasmissione radiofonica “Dentro i Fatti” del Direttore Samuele Ciambriello, per Radio Club 91, la scrittrice Annavera Viva presenta al pubblico il suo romanzo d’esordio “Questioni di sangue”.
Il libro edito da “Homo Scrivens” per la collana “Scout” si apre con un cruento omicidio su cui cercherà di far luce il nuovo parroco della chiesa di Santa Maria di Napoli, don Raffaele, tormentato dai ricordi e dai legami inconfessabili con un passato duro da digerire.
Questioni di sangue, due vite parallele in contrasto. Due fratelli divisi da un assistente sociale che scelgono strade completamente opposte. Il primo diventa prete, l’altro boss mafioso. Sullo sfondo una Napoli, in particolar modo il quartiere Sanità, martirizzata dalle vicende di cronaca nera. Un quartiere che per l’autrice è il più affascinante dell’intera città, “il posto in cui le famose contraddizioni di Napoli si toccano con mano, ti si parano davanti in una maniera così palese che difficilmente si può trovare altrove”.
Affronta, Annavera Viva, in diretta a Radio Club 91, il delicato argomento del “contesto sociale” in cui l’individuo nasce, cresce, sviluppa la propria coscienza.
“Davvero il contesto sociale in cui si vive incide sul futuro di una persona?” Chiede il Direttore. “Credo proprio di si, è per questo che ho sviluppato questo tema di riflessione. Purtroppo” – Continua l’autrice – “Ciò che ci circonda influisce tantissimo sul destino di ciascuno di noi. In alcune realtà il libero arbitrio è molto relativo, quando i messaggi sono univoci, i modelli sono negativi e tutto spinge verso solo un’unica strada. Percorrerne una diversa è un’eccezione, non la regola. Spesso si prende la via più facile, quella che ci è indicata.”
La scrittrice leccese di nascita, napoletana di adozione, sollecitata dalle domande del Direttore, disegna un parallelo tra le sue città, in particolar modo da un punto di vista culturale.
“Veniamo dalla stessa cultura meridionale, ciò nonostante abbiamo molte differenze. Napoli vive un fermento culturale decisamente più spiccato. Non che a Lecce manchi, anzi, le città pugliesi hanno una loro forte caratterizzazione. A Napoli, però, c’è più fervore per tutte le arti.”
La breve, quanto intensa intervista si conclude poi con l’annuncio dei progetti futuri della scrittrice, già in tour per la Campania e non solo per le tante presentazioni del suo “Questioni di sangue”.
“Penso di pubblicare entro l’anno un sequel di Questioni di sangue. Sono solo all’inizio!”