Sembra essere tornato il sereno tra Comune di Napoli e il Calcio Napoli dopo mesi di roventi polemiche tra il sindaco Luigi de Magistris e il presidente della società Aurelio De Laurentiis. Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’atteso incontro chiarificatore a Palazzo San Giacomo che sembra aver definitivamente aperto la strada al restyling dello Stadio San Paolo.
«Se il Napoli sarà puntuale, come ci hanno assicurato, nella presentazione dei progetti e dello studio di fattibilità, potremo dire che a giugno e luglio potranno iniziare i lavori allo stadio San Paolo», ha dichiarato subito dopo il summit tecnico-organizzativo tra i vertici dell’amministrazione comunale e del Calcio Napoli l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello. Negli uffici del capo di gabinetto Attilio Auricchio, il faccia a faccia ha registrato la presenza per il Calcio Napoli del vicepresidente Edoardo De Laurentiis e del capo delle operazioni Alessandro Formisano.
Quello dello stadio a Napoli negli ultimi tempi era diventato tema delicato: basti ricordare che lo stesso presidente De Laurentiis aveva minacciato di lasciare il quartiere Fuorigrotta o addirittura la città ed edificare una nuova struttura con il sostegno di privati altrove, con il rischio di dover vedere il Napoli giocare a Palermo in attesa del completamento dei lavori. A maggio infatti scade l’affidamento temporaneo al club.
«Oggi è una bella giornata in cui siamo riusciti ad avere un incontro di grande cordialità e distensione tra il Comune e il club per dare inizio a una collaborazione», ha proseguito Borriello. Collaborazione finalizzata al restyling della struttura già esistente che dovrebbe essere data in concessione al Napoli Calcio per 99 anni. L’assessore ha anche riferito che sarebbe stato trovato l’accordo su uno dei punti da sempre oggetto di scontro, cioè la garanzia di utilizzo dello stadio per chiunque voglia svolgere attività sportiva (il Comune aveva il dovere di tutelare varie società di sport minori), così come per quanto concerne i grandi eventi si è concordato sulla necessità di Napoli non venga esclusa dal circuito dei grandi concerti e spettacoli musicali internazionali.
Le novità prevedono l’eliminazione della pista d’atletica e del terzo anello, la sostituzione di tutti i sediolini, il rifacimento dei bagni, mentre all’interno dello stadio, aperto 7 giorni su 7, dovrebbero essere ospitati gli uffici del club e i vari store con il marchio Napoli, per una spesa totale di circa 20 milioni di euro. Un ufficio tecnico che si confronterà con il Napoli in un tavolo settimanale seguirà l’iter procedurale a partire dalle prossime settimane. A guadagnarne sarà la città che potrà così avvalersi di un impianto moderno e rispondente alle esigenze del calcio internazionale, e lo stesso Calcio Napoli che dovrebbe avere in concessione anche l’area circostante lo stadio, parcheggi compresi, con una rendita annuale di una decina di milioni di euro.