di Samuele Ciambriello
Una figura importante arriva al Quirinale. Un difensore della Costituzione che sa ascoltare e condividere. Non subalterno al presidente del Consiglio, non partorito dal patto del Nazareno.Un “non renziano” arrivato al Quirinale, però, grazie alla strategia abile e persuasiva di Matteo Renzi. Una maggioranza su di lui che va oltre la maggioranza di Governo,come è giusto che sia quando si elegge un Presidente della repubblica.
Più di 30 anni di politica nel segno della riservatezza. Un uomo con la schiena dritta.
Per Forza Italia è un’elezione di parte, è stato eletto “un notabile DC tutto grigiore e carriera”.
Certo che con questa votazione è iniziato l’anno zero del centrodestra. Anche le tiritere del Mov5 stelle non sono più credibili. Berlusconi non potrà esimersi dal fare autocritica,visto le ferite e i danni che gli ha procurato la mossa di Renzi. L’eletto tra emozione prudenza ha detto due cose semplici ma profonde quando la presidente della camera Laura Boldrini gli ha consegnato il verbale della sua elezione: “Il pensiero va soprattutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini”.
Poi su una panda va al mausoleo delle Fosse Ardeatine a rendere omaggio alle 335 vittime della barbarie nazifascista. Anche qui poche e significative parole: “L’Alleanza tra nazioni e popolo seppe battere l’odio nazista,razzista,antisemita di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in Europa e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore”. Ripartire da qui,se volete anche dall’ammettere una colpa è sempre un segno di forza. Mattarella porterà solidità istituzionale, moralità.
Ha fatto un grande miracolo: ha ricompattato il Partito Democratico. La sua elezione è la vittoria del PD. L’unità non sia solo di facciata. Già si lavora sul dopo,visto che Mattarella ha scombinato gli schemi costruiti a tavolino,ma anche le mitologie che si erano costruite sul Patto tra Berlusconi e Renzi. Ora il PD e le persone responsabili presenti in parlamento sanno quello che devono fare. Benvenuto presidente!