Il cattivo tempo che ha colpito la Campania nelle ultime settimane, ha lasciato dietro di sé una scia d’innumerevoli danni. I giorni che sono trascorsi tra il 29 gennaio e il 6 febbraio, sono stati molto duri per il territorio campano, che si è trovato a dover fronteggiare piogge ininterrotte e fortissime raffiche di vento. Una condizione meteo che ha catapultato la regione in uno stato d’allerta, che è perdurato per giorni. Mareggiate hanno inondato il litorale domizio, i collegamenti con le isole sono stati bloccati a causa del forte mare, che ha impedito qualsiasi spostamento. Il territorio salernitano, come quello irpino, è stato flagellato dall’incessante pioggia, che ha costretto i vigili del fuoco a intervenire a bordo di gommoni. Napoli, oltre alle buche, che si contano quasi su ogni strada cittadina, ha registrato danni anche per il forte vento, sono caduti alberi e cornicioni in diverse zone della città e in alcuni quartieri, si sono aperte vere e proprie voragini. Sembrerebbe quindi, che la quiete dopo la tempesta, non sia stata poi così mite per la Campania.
A Napoli, subito dopo i giorni di pioggia, i Verdi si sono mobilitati in una protesta pacifica e con l’aiuto di molti volontari, hanno riempito alcune buche cittadine con fiori e terra, un’iniziativa per sottolineare un problema, che è ormai all’ordine del giorno e non sempre collegato alle piogge.
E mentre nel capoluogo ironicamente si sono adoperati affinché si “tappassero” le buche, intanto la Regione Campania ha stanziato un milione di euro per sanare i danni causati dal cattivo tempo. E l’ha fatto attingendo dalle proprie risorse, senza dover ricorrere ad aiuti del Governo. L’ha spiegato Edoardo Cosenza, l’Assessore Regionale alla Protezione Civile e ai lavori pubblici: «La Regione Campania ha finanziato, immediatamente, con proprie risorse e senza chiedere aiuto al Governo, interventi urgenti per un milione di euro per far fronte alle emergenze idrologiche che si sono determinate con le abbondanti precipitazioni degli ultimi giorni, alcuni sono anche già iniziati per mettere in sicurezza i cittadini e per assicurare il primo ripristino strutturale del reticolo idrografico principale e secondario».
Un intervento, sicuramente necessario, che diventa anche un motivo di vanto per la Regione, visto l’utilizzo esclusivo di propri fondi. Intervento, che però, elencati i numerosi danni che ha subito il territorio, non basterà a risanare completamente la situazione campana. Sono tanti le strade e gli edifici in tutta la regione, che hanno bisogno di essere messi in sicurezza nel minor tempo possibile. E chiaramente per farlo ci sarà bisogno di più risorse, rispetto a quelle che già sono state assegnate. Sembra evidente che si sia deciso di iniziare dai danni più gravi, che urgevano un intervento immediato. Quel che, adesso, ci si augura, però, è che con la stessa celerità si metta in piedi un’azione capillare, che coinvolga l’intera regione, con l’ausilio dei differenti comuni e, risollevi quanto prima un territorio, tramortito dall’ondata di maltempo.