Tre mesi di test, tanta curiosità suscitata nei passanti che incrociavano i primi bicicli dislocati lungo i marciapiedi della città. Sono in tutto dieci le stazioni di noleggio biciclette installate in centro, a Napoli: Piazza Garibaldi, Via Brin (altezza parcheggio), Piazza Bovio, Piazzetta Nilo, Piazza Dante, Largo Enrico Berlinguer, Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, alle quali, nelle prossime settimane, si andranno ad aggiungere quelle di largo Donnaregina (museo Madre) e piazza Vittoria.
Da ognuna delle colonnine si potrà affittare ogni giorno dalle 7 alle 22, e anche più volte al dì, una bicicletta, utilizzarla per un massimo di 30 minuti a ogni prelievo, per poi restituirla presso un’altra zona di deposito.
È questa la prima offerta di Bike Sharing del Comune di Napoli messa a disposizione dei suoi cittadini e non solo. Un mezzo ecologico, gratuito per spostarsi da un punto all’altro della città, un sistema di mobilità alternativa e sostenibile, un vero e proprio servizio di trasporto pubblico in bicicletta che va ad integrare l’utilizzo dei mezzi pubblici quali bus e metropolitana.
Per usufruirne è necessario registrarsi sul sito www.bikesharingnapoli.it, scaricare l’applicazione Apple o Android per il proprio cellulare (oppure richiedere al costo di 6,50 euro la spedizione di un’apposita card direttamente a casa), infine, interagire con una delle stazioni preposte. Una volta scelta la propria bicicletta, basterà inserire sul proprio smartphone il codice comunicato dal monitor della colonnina ed ecco che vi ritroverete a pedalare per le strade di Napoli.
Già ampiamente diffuso in diversi Paesi europei, il nuovo servizio è volto ad incrementare la politica di valorizzazione della città partenopea da parte dell’amministrazione comunale già avviata con la promozione di eventi di attrazione mondiale.
A tal proposito, le bici di Bike Sharing Napoli presentano cestini portaoggetti al cui interno sono impresse delle tipiche espressioni in dialetto che esortano a fare attenzione durante la guida. Modi di dire in vernacolo, espressioni del linguaggio comune, come “Statte accuorto”, ‘A Madonna t’accumpagna!”, o anche “Va’ chiano!”. I turisti? Beh, coglieranno l’occasione per chiedere una traduzione e, quindi, socializzare.
Non manca, però, chi, da subito, ha messo in dubbio la buona riuscita dell’operazione. Alcuni utenti, su diversi blog e sui social network lamentano la scarsa sicurezza delle strade, l’assenza di vere e proprie piste ciclabili. “Sono solo dei segni impressi sulla normale carreggiata, senza alcuna protezione o via preferenziale”. “L’unica vera pista ciclabile è presente sul lungomare. Nel resto della città ci si trova a dribblare pedoni, sampietrini rotti e buche. Sempre che qualche motorino non ti investa”.
Insomma, non mancano le polemiche e gli scettici. Come chi afferma: “Ce le ruberanno quanto prima”. Almeno a questo, però, il Comune ha posto rimedio. Le biciclette sono, infatti, tutte dotate di sistema GPS per la localizzazione in qualsiasi momento.
In attesa di risolvere tutti gli altri dubbi dell’utenza, almeno a questo problema è stato posto rimedio preventivamente.