L’impiego delle acque termali in Italia ha una tradizione che risale a tempi antichissimi: molte acque sono conosciute a fondo nelle loro proprietà chimiche, chimico-fisiche e terapeutiche. La legge 24 ottobre 2000 n. 323 definisce le acque termali come “le acque minerali naturali, di cui al regio decreto 28 settembre 1919 n. 1924, e successive modificazioni, utilizzate a fini terapeutici”. Ma non sempre la distinzione è nitida: in alcuni casi, ad esempio, quando le acque termali hanno caratteristiche di composizione tali da potere essere impiegate anche come “comuni” acque minerali, possono essere regolarmente commercializzate per tale utilizzo.
Per quanto riguarda gli aspetti microbiologici, le acque termali seguono quanto è previsto dalla normativa per le acque minerali mentre per gli aspetti chimici non si applica l’articolo 6 del Decreto 542/92 relativo alle sostanze contaminanti o indesiderabili. Questa norma, infatti, è da riferirsi, secondo il contenuto della nota del Ministero della sanità del 19.10.1993, esclusivamente alle acque destinate all’imbottigliamento. Il tenore di certi elementi (boro, arsenico, bario e altri) è ammesso nelle acque termali in misura superiore a quanto previsto per le acque minerali imbottigliate: il loro uso, infatti, oltre ad essere limitato nel tempo, avviene sotto controllo medico, anzi talvolta è proprio la concentrazione di alcuni elementi a determinare l’attività farmacologica delle acque termali. La dottoressa Maria Costantino, specialista in audiologia ed in medicina termale, collabora con l’Università di Salerno, è presidente dell’associazione F.I.R.S.Thermae che è l’acronimo di formazione interdisciplinare ricerche e scienze termali, inserita nella Anagrafe Nazionale di Ricerca del MIUR.
F.I.R.S.Thermae è un centro di eccellenza di rilievo internazionale in ambito termale che collabora con strutture universitarie, centri di ricerche, aziende e comprensori termali presenti sia in Italia, sia in diversi paesi europei ed extraeuropei. L’iniziativa nasce, anzitutto, dalla validazione dei mezzi curativi termali secondo protocolli rigorosamente scientifici, che fino a 20 anni fa erano completamente inesistenti. Essendo le acque minerali dei farmaci a tutti gli effetti, come i farmaci “tradizionali” devono essere valutate, ovvero, con le stesse metodologie dei farmaci tradizionali. L’abbiamo incontrata in una conferenza tenutasi a Napoli presso le Terme Stufe di Nerone.
Professoressa Costantino come nasce F.I.R.S.Thermae?
Nasce dalla scarsa diffusione della cultura termale anche in un paese come l’Italia ricco di terme e dalla constatazione che c’è bisogno tra coloro che si occupano di medicina termale, di confronto e divulgare ciò che gli studi scientifici mettono in evidenza.
Tradizionalmente quando si pensa alle terme si pensa sempre a qualcosa di benefico ma è così oppure ci possono essere effetti collaterali…
Essendo dei medicinali come tutti i medicinali possono avere oltre a delle indicazioni anche delle controindicazioni e degli effetti indesiderati. Essendo dei farmaci naturali, ovviamente, gli effetti collaterali sono molto ridotti. Le terapie termali sono molto indicate nelle patologie croniche per cui c’è bisogno di un utilizzo prolungato dei farmaci cosiddetti tradizionali. Stasera abbiamo parlato di psoriasi che è una patologia cronica e, quindi, il soggetto deve fare uso di farmaci per tutta la sua vita, ora se noi utilizziamo le terapie termali viene ridotta sia la quantità di farmaco che il soggetto deve assumere e prolunghiamo il periodo di remissione della malattia. Perché appunto, le malattie croniche sono anche caratterizzate da fasi di remissione e fasi di riacutizzazione.
Prima Lei parlava di stress, in sintesi ci dice quali sono gli effetti e come si può combatterlo…
Ormai tutti siamo stressati e si è visto come dicevo prima durante la conferenza, è coinvolto in patologie cardiovascolari, patologie dermatologiche, neurodegenerative e numerosissimi studi tra cui anche quelli effettuati dal nostro gruppo di ricerca hanno dimostrato che, anzitutto, durante il trattamento termale, anzitutto, si ha il rilascio di beta endorfine che sono delle sostanze analgesiche endogene che il nostro organismo produce durante il trattamento, non solo durante il trattamento vengono ridotti anche i radicali liberi coinvolti nelle patologie che indicavo prima.
Ma in Italia che tipo di sensibilità incontra e all’estero?
Fino a qualche anno fa la risposta non era molto entusiasmante, ora grazie a queste iniziative l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’efficacia delle cure termali ed le indica, in associazione a quelli che sono i presidi terapeutici tradizionali.. questo naturalmente per noi idrologi è stato un successo perché grazie agli studi fatti è stata convalidata ufficialmente l’efficacia delle cure termali.