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Safer Internet day, prioritaria la sicurezza dei minori online

Lo scorso 10 febbraio si è celebrato il Safer Internet Day, un’iniziativa dell’Unione Europea che è arrivata alla sua dodicesima edizione. Si tratta della giornata europea per la sicurezza online. Un evento dedicato alla prevenzione e alla formazione contro i possibili pericoli nella navigazione in rete. L’iniziativa, da qualche anno, è soprattutto rivolta ai minori e alla salvaguardia della loro sicurezza nel mondo di Internet.

La tutela del minore online è ormai un tema, che ha assunto un’enorme importanza. Con l’evoluzione della tecnologia si è venuta a creare la generazione dei “nativi digitali”. Intendendo con questo termine tutte le persone, in questo caso parliamo di bambini, cresciuti con le tecnologie digitali. La soglia d’età si è sensibilmente abbassata negli ultimi anni, dove si è assistito a uno sviluppo tecnologico, così rapido, che ha comportato un cambio totale di scenario. Se qualche anno fa, la preoccupazione riguardo ai minori era concentrata sulla televisione e, su un suo possibile utilizzo scorretto. Oggi l’attenzione si è spostata sul computer, più specificatamente su qualsiasi device che permetta la connessione a Internet. Per comprendere quanto sia fondamentale un dibattito su questo tema, basta dare un’occhiata ai dati analizzati durante la dodicesima giornata della sicurezza online. Secondo una ricerca condotta dall’Università Lumsa, sembrerebbe che un minore su tre accetti amicizie sconosciute online e, uno su cinque accetta d’incontrare l’estraneo anche offline. Un dato allarmante, se si pensa che uno dei principali problemi online per un minore sia il possibile adescamento da parte di un pedofilo. Tema della giornata è stato “Creiamo un Internet migliore”, messaggio indirizzato a politici, genitori, insegnati e operatori del settore, affinché la rete diventi un posto più sicuro, soprattutto per i bambini.

Perché sono tanti i rischi in cui un bimbo può incorrere navigando online. Può diventare una vittima di cyber bullismo, finire in gruppi che istigano all’odio o a commettere reati, può subire un adescamento sessuale o per le ragazze, addirittura esistono gruppi in cui s’incita a diventare anoressiche. Insomma basta ascoltare solo alcuni di questi reati, per comprendere quanto sia necessaria un’educazione all’utilizzo d’Internet. Educazione, che però, non deve essere rivolta ai singoli ragazzi, ma deve coinvolgere anche genitori e insegnati, che dovrebbero essere i primi a capire quanti pericoli cela la rete per i minori. E sono soprattutto loro, che dialogando con i propri studenti o figli, devono aiutarli a conoscere quali siano tutti i rischi. Troppo spesso i genitori lasciano soli i propri figli davanti al PC, non curandosi di quanto quel mezzo possa diventare pericoloso. Purtroppo c’è ancora troppa ignoranza riguardo questo tema. Molti adulti, inoltre, dichiarano di essere del tutto “incapaci” a utilizzare questi nuovi sistemi di comunicazione e, proprio per questo motivo, non controllano correttamente i propri figli. Va rilevato, però, che esistono anche genitori “tecnologizzati”, che sanno quanto sia rischioso per un bambino navigare senza sistemi di sicurezza, intendendo con questo termine, tutte quelle procedure, che gli operatori del settore, mettono a disposizione per tutelare i bambini, quando sono online.

Come si è detto è una questione troppo importante, perché sia ignorata. E proprio per questo esistono eventi, come il Safer Internet Day. Per parlare, informare e sensibilizzare su un argomento, che tutti devono conoscere.

 

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