Il direttore de La Repubblica Napoli Giustino Fabrizio è stato tra gli ospiti alla trasmissione di Samuele Ciambriello “Dentro i fatti”, in onda su Radio Club 91 per un confronto sulle prossime Primarie del PD.
Giustino Fabrizio, un parere sulle Primarie del PD. Oggi il suo giornale titola “PD, Primarie incerte ma tra i candidati è scontro continuo”. .
«Più che tra i candidati è scontro continuo tra De Luca e Cozzolino, i due che sono partiti prima con le loro candidature. Dopo si sono aggiunti Migliore ed altri come Di Nardo e Di Lello, che non sono del PD».
Che cosa pensa di questo strumento delle Primarie? Quando si parla delle Primarie in Campania si pensa solo a quelle del Comune di Napoli ma qui sono state fatte anche per eleggere il Segretario nazionale del PD, il Premier del Centrosinistra e non è successo niente…
«Sì, c’è stato anche il caso delle Primarie ad Ercolano più recentemente e non è stato molto positivo. Il problema è che le Primarie sono un’arma a doppio taglio. È senz’altro giusto cercare di allargare la platea degli aventi parola sulla scelta di un partito ampio, vasto, popolare, però al tempo stesso c’è il rischio di dare la parola a persone che possono intervenire soltanto strumentalmente. Se, come in passato, il candidato venisse scelto dagli iscritti o dagli organi del partito, probabilmente non ci sarebbe stato il caos delle Primarie del 2011».
Renzi ha detto «Primarie aperte», forse proprio perché aveva paura delle Primarie solo tra gli iscritti al partito…
«Infatti Renzi è stato eletto Segretario grazie a questo metodo, perciò ho parlato di arma a doppio taglio, come in definitiva sono un’arma a doppio taglio tutti i sistemi elettorali. Non si può pensare di modificare la realtà delle cose cambiando lo strumento. Se ci sono problemi politici restano, sia con lo strumento Primarie sia con lo strumento di cooptazione all’interno di un partito. Al di là di tutto, ci sono dei problemi politici in Campania. Da cittadino e da osservatore spero che nel PD le spinte positive prevalgano sugli interessi particolari però purtroppo devo constatare che non è stato così. In questa competizione sembra incomprensibile la candidatura di De Luca in quanto non ha alcuna reale chance di fare il Governatore della Campania. Dopo essere stato sospeso da Sindaco di Salerno, non ha i requisiti tecnici per poter essere candidato. Non credo abbia nemmeno la possibilità di vincere le Primarie che si faranno probabilmente domenica prossima. Quindi non si capisce perché ci tenga tanto a questa competizione e non si sia adoperato con il partito a Roma e in Campania per trovare delle soluzioni diverse, forse per lui anche più rassicuranti».
Possono essere decisivi i voti di De Luca?
«A me sembra una prova muscolare».
Caldoro vuole ricandidarsi a patto che ci sia unità nel Centrodestra…
«Caldoro senza truppe non può candidarsi. Nel 2010 ha vinto grazie a Berlusconi, così come oggi probabilmente il candidato del PD conta di vincere grazie a Renzi. Se Caldoro non ha l’alleanza tra Forza Italia e tutto il Centrodestra, rischia non solo di non vincere ma anche di non candidarsi».