La sicurezza di Napoli è sempre più un’utopia. L’intera regione Campania è stata messa a dura prova, da un cattivo tempo che è sempre più incessante. Piogge e venti forti si sono abbattuti sull’intero territorio, rendendo pericolanti molte zone di Napoli e dei luoghi limitrofi. Il caso più clamoroso è stato, sicuramente, la voragine che qualche giorno fa, si è aperta nella zona di Pianura, in via Campanile. Voragine, che avrebbe potuto provocare una catastrofe d’enorme entità. Voragine che ha costretto duecento persone ad abbandonare le loro case e che ha isolato gran parte di Pianura. La strada ha ceduto anche a Posillipo, in via Nicola Ricciardi, i cittadini hanno segnalato una spaccatura, pretendendo un intervento immediato del Comune, prima che crollasse l’intera strada. Alla Riviera di Chiaia, sono crollati pezzi di cornicione, dal palazzo del Commissariato di Polizia. Tutta la città è stata messa in ginocchio dalla pioggia. Anche le restanti zone della Campania sono in serie difficoltà a causa del brutto tempo. L’isola di Ischia ha registrato più di una frana. Nella giornata di ieri, purtroppo un ristoratore cinquantenne della zona dei Maronti, è morto colpito da un masso. Il bollettino di quest’ultima ondata di maltempo non ha nulla di positivo. Troppi i danni che hanno colpito il territorio. Arrivati a questo punto, però, ci si domanda sempre la stessa cosa, si sarebbe potuto fare qualcosa per evitare tutto ciò? Probabilmente sì. Seppur vero che non si può evitare sempre tutto ciò che accade, la sicurezza della città e dell’intera regione dovrebbe essere la priorità dell’amministrazione, che le governa. Alcuni danni si sarebbero potuti prevedere. E quanto affermano gli abitanti di Pianura, secondo cui la zona, già aveva presentato strani avallamenti, che erano anche stati denunciati. Se solo ci fosse stato qualche controllo in più, probabilmente non si sarebbe arrivati a un danno tanto grave. Moltissime strade di Napoli versano in una situazione di pericolo, ricoperte di buche, sono diventate veri percorsi a ostacoli, per chi le percorre. Numerosi palazzi hanno cornicioni pericolanti. E si potrebbe continuare la lista, senza arrivare a una fine. Ma allora perché ancora non si è pensato a un intervento straordinario, che renda il territorio finalmente più sicuro? Le condizioni climatiche sono cambiate, lo affermano i migliori metereologi del Paese, le forti piogge sono aumentate considerevolmente negli ultimi anni. Perché non si è cercato di sistemare i calcinacci pericolanti, prima che cadessero? Perché non si è intervenuto, tempestivamente, sulle strade con avallamenti? La risposta è semplice, a Napoli, così come nell’intera Campania, i problemi si risolvono solo dopo essersi manifestati come tali. Non esiste la filosofia del prevenire per evitare di curare. Mettere in sicurezza un territorio, prima che diventi pericoloso, è un qualcosa, che sembra essere sempre più irrealizzabile. Eppure dovrebbe essere un diritto dei cittadini, vivere in un territorio che non rischi di ucciderli, quando camminano. E’arrivato il momento di mettere in moto un intervento globale, che bonifichi tutte quelle strade dissestate, che potrebbero cedere a causa delle forti piogge o quei palazzi, i cui cornicioni potrebbero cadere. Tutte le amministrazioni locali dovrebbero lavorare affinché i territori, da loro guidati, diventino sicuri per chi li abita. Sperando, che quest’azione parta quanto prima, per evitare così altri danni, che potrebbero provocare vere e proprie catastrofi.